- 22 Giugno 2016
Ho una teoria, o meglio una convinzione. E come tutte le teorie e le convinzioni può essere una solenne baggianata. Ma è mia e me la tengo cara. Io sono convinto che le donne finora abbiano deluso. Noi che ci siamo formati politicamente nel 1968 eravamo fortemente convinti che esistesse una via femminile alla pubblica amministrazione. Che quando le donne fossero giunte finalmente ai vertici della politica le cose sarebbero cambiate e ci avrebbero finalmente fatto vedere che esiste una maniera più intelligente, più umana e più efficiente di guidare una città e una nazione. E invece no. Gli uomini non hanno consentito che questo assioma venisse messo alla prova e le donne sono rimaste sotto il “soffitto di cristallo”. Quelle poche che sono riuscite ad attraversarlo non erano donne, erano uomini e si comportavano come uomini con il beneplacito degli uomini e la felicità degli uomini. Gli uomini non erano, non sono, disponibili a sperimentare metodi diversi da quelli con i quali per secoli ha sgovernato il mondo. Matteo Renzi – direte- ha vinto le elezioni europee (41 per cento) grazie ad un gruppo di donne che ha messo a capo delle liste. Vero. Ma in Europa. In un posto dove non gli facevano paura. Ora le cose potrebbero cambiare. Grazie al Movimento 5 stelle a capo delle amministrazioni di Roma e di Torino sono arrivate due donne apparentemente “nuove”, per nulla simili agli uomini, desiderose di mostrare che amministrare in maniera diversa si può e si deve. Chiara, Virginia, vi prego, non ci deludete anche voi!