La trasmissione di Milena Gabanelli è stata odiosa, ed ha peccato di un eccesso di antiberlusconismo. Sono passati pochi giorni dalla sua nomina a ministro dello sviluppo che Paolo Romani, il celebre creatore di una pietra miliare della televisione, il mitico “Colpo grosso”, scende in campo in un eccesso di berlusconismo. Se gli amanti di Berlusconi usassero per  governare le energie che spendono nel fare da scudo a Berlusconi il nostro sarebbe un Paese perfetto.

Mentre scrivo queste due ultime righe mi rendo conto che non è per nulla vero. Lo stesso giorno in cui Paolo Romani si è immolato davanti all’opinione pubblica per difendere il grande capo, in un’altra dichiarazione ha ricordato agli italiani che una bella centrale nucleare andrebbe costruita dalle parti di Milano. Non ha approfittato dell’occasione per dirci dove saranno stoccate le scorie. Ha solo precisato che il governatore Formigoni non ha pregiudizi sull’argomento, il che vuol dire che lo hanno convinto ad accettare nella sua regione il mostro. Formigoni lo ha anche chiarito. Sì, ma con “una strategia nazionale”. Ignoriamo se ciò voglia dire che lui si becca la centrale e le scorie finiscono in Campania. Resta il fatto che, a dispetto di un referendum che stabilì l’avversità della popolazione italiana alla politica dell’energia nucleare (i referendum hanno una data di scadenza, come lo yogurth), il nuovo ministro si batterà per le centrali nucleari. Preferirei veramente che invece di governare passasse il suo tempo a fare da scudo al suo presidente.

[csf ::: 17:47] [Commenti]
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“Anche lo show business dovrebbe tener conto della crisi economica che è in atto. Nel momento in cui si chiedono degli sforzi a tutti i cittadini, a mio avviso sarebbe stato corretto che anche Bonolis avesse la sensibilità di dire che un milione di euro per una produzione televisiva di qualche settimana poteva forse sembrare eccessivo”. Paolo Romani, sottosegretario alle Comunicazioni, intervistato dall’emittente radiofonica R101, ha aperto la questione morale. D’accordo, ti offrono un milione di euro per il Festival di Sanremo. D’accordo, è il mercato. Ma tu devi avere il buon gusto di dire no grazie, è troppo, voglio solo la metà. D’altra parte fanno tutti così. I calciatori da tempo hanno chiesto che i loro ingaggi vengano dimezzati. Ed anche i manager, di fronte alla crisi, hanno rinunciato del tutto ai premi di fine anno e alle stock option e stanno anche pensando di dimezzarsi lo stipendio. Ed è stato splendido il gesto dello stesso Paolo Romani il quale, nel momento in cui si chiedono degli sforzi a tutti i cittadini, ha avuto la sensibilità di dire che gli stipendi dei sottosegretari sono eccessivi per quello che fanno ed ha chiesto che i suoi guadagni vengano dimezzati. Quanto a me, fate quello che volete dei miei guadagni. Non sono mica Bonolis, io.

[csf ::: 15:23] [Commenti]
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