C’è una signora in galera. E questo non è bello. Pare che la signora ne abbia fatte di tutti i colori e i magistrati per paura che scappi, inquini le prove oppure commetta altri reati hanno scelto la strada della carcerazione preventiva, scelta terribile se poi dovesse risultare l’innocenza dell’imputata. Ma questa è la legge finché non viene cambiata. La signora è una signora della Pavia bene, addirittura ex assessore alla Provincia. Fin qui la storia triste. Poi interviene l’europarlamentare Mario Mauro il quale va a visitarla e appena fuori rilascia dichiarazioni infuocate. “Questa non è carcerazione, questa è tortura. Non saprei quali altri termini usare, considerato quello che ho visto oggi”. Che cosa ha visto l’europarlamentare Mario Mauro? Ha visto “una donna molto provata nel fisico e non sempre lucida”, una donna che gli ha detto “di sentirsi a pezzi e di avere le palpitazioni”. Mario Mauro ha anche denunciato il continuo dimagrimento della signora e il fatto che non riesce a dormire nonostante i sonniferi. Tortura. Poteva parlare di disagio, di difficoltà a sopportare il regime carcerario. No, tortura. Tutta la mia sincera comprensione alla signora costretta nel carcere di san Vittore e l’augurio che provi la sua innocenza e riacquisti la libertà. Ma anche solidarietà per i torturatori di san Vittore costretti a sopportare le visite dell’onorevole Mauro.

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