Fausto Bertinotti, presidente della Camera, di concerto con Franco Marini, presidente del Senato, impugnata con piglio da vero comunista l’accetta della giustizia sociale, ha tagliato i privilegi dei parlamentari. Mai più, ha detto, pensioni con soli due anni e mezzo di lavoro. Bisognerà sedere sui banchi del Parlamento almeno cinque anni. E basta con queste spese per viaggi di studio. Con questa decisione coraggiosa gli italiani risparmieranno 60 milioni di euro. Fatti i dovuti calcoli da domani ognuno di noi spenderà un euro in meno. Da domani? Vogliamo scherzare? Coi risparmi bisogna andarci cauti. Si parte dalla prossima legislatura. E perché? Ha spiegato il questore anziano alla Camera Gabriele Albonetti: perché i parlamentari avrebbero protestato e avrebbero fatto un casino di ricorsi. E si capisce. Gli italiani, quando li tocchi sul pane…

[csf ::: 08:27] [Commenti]
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Per formare un gruppo parlamentare alla Camera sono necessari 20 deputati. Cinque formazioni (Rosa nel pugno, Udeur, Psi-Dc, Verdi e Comunisti Italiani) non hanno questi numeri e di conseguenza non hanno questo diritto. Di conseguenza i loro deputati dovrebbero iscriversi nel gruppo misto. Ma l’ufficio di presidenza della Camera ha concesso una deroga a tutti e cinque. Io pensavo che il centro sinistra procedesse a passi spediti verso il Partito Democratico e quindi verso l’unificazione. Invece vedo che procede spedito in senso opposto avendo l’Ulivo votato compatto in tal senso. Decisivo è stato il voto di Bertinotti, il presidente della Camera, che tradizionalmente non vota in casi del genere. Diciamolo: il centro sinistra non comincia bene. E nemmeno Bertinotti. Lui che è così attento all’eleganza, stavolta si è distratto.

[csf ::: 08:29] [Commenti]
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