Ammettiamo anche che un giorno l’uomo possa andare su quel pianeta lontano 1400 anni luce che è tanto simile alla Terra. Su quel pianeta, che l’uomo nella sua arroganza ha già battezzato, si potrebbe essere sviluppata una vita simile alla nostra. Che cosa succederebbe quando l’uomo incontrasse un altro essere vivente? Succederebbe che ci andremmo armati fino ai denti e cercheremmo di uccidere il primo “alieno” (alieni in quel caso saremmo noi) incontrato nella nostra storia. Sembra proprio che l’uomo sia cattivo o per lo meno sia talmente pauroso del diverso da perdere il controllo di sé. Ho la prova. La storia del robottino Hitchbot, un pupazzetto a forma di bambino, programmato per girare il mondo chiedendo l’autostop. Aveva i suoi fans, i suoi “familiari” che lo seguivano su Facebook, le sue storie e le sue avventure. Aveva girato il Canada, partendo da Halifax, era andato in Germania (Monaco, Berlino, Colonia, Amburgo), si era preso una vacanza in Olanda, e poi era tornato in America del Nord per un altro giro in autostop negli Stati Uniti, partendo da Salem, Massachusetts, per arrivare a San Francisco, California. Ma dopo due settimane in cui veniva caricato e scaricato da gentili automobilisti, mentre aspettava a Filadelfia un nuovo passaggio, è stato massacrato da ignoti. Mi sfugge il motivo per il quale una persona possa distruggere un robottino che sta girando il mondo chiedendo un passaggio. Spero solo che l’intelligenza artificiale non perda la fiducia nel genere umano.

[csf ::: 17:03] [Commenti]
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