Ci sono sempre molte cose per cui meravigliarsi oggigiorno. Per esempio: il personal trainer di Emilio Fede, tra un’occhiata agli addominali ed una seduta di stretching, registrava le loro conversazioni fatte di Berlusconi, Dell’Utri, Mangano, Mafia. Ma di questo non mi meraviglio certo. I soldi arrivavano dalla mafia attraverso Dell’Utri, dice la voce di Fede nei nastri che il suo personal trainer ha portato in procura. Ma nemmeno questo mi meraviglia, e non mi meraviglia il fatto che Fede smentisca tutto quello che è stato registrato di nascosto dal personal trainer. Mafia, soldi, soldi, mafia, soldi, dice Fede. E poi ancora: se Mangano parlava li rovinava tutti e due. Niente, nemmeno questo mi meraviglia. C’è un’altra cosa che mi meraviglia. Sembra che ci siano 70 conti esteri e che Berlusconi sia stato costretto a fare Dell’Utri senatore. La cosa vi meraviglia? Ma no. Non è questo che fa meraviglia. Piuttosto pensate che Fede dice che era Dell’Utri che investiva i soldi mafiosi. Meravigliarsi per questo? Stiamo scherzando? Flavio Briatore è implicato in una storia grossa di mafia, l’autobomba che ha ucciso un industriale di Cuneo: è la voce di Fede che esce dai nastri e che Fede sostiene essere frutto di manipolazioni. Nessuna meraviglia. C’è ben altro. Dell’Utri avrebbe chiesto 10 milioni a Samorì per farlo eleggere. Fede lo dice al suo personal trainer ma lo smentisce ai giudici. Meraviglia? No. Ma allora che cosa mi meraviglia? Mi meraviglia il fatto che Emilio Fede abbia un personal trainer.

[csf ::: 12:03] [Commenti]
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Che fine ha fatto Renato Vallanzasca? Un paio di settimane fa i giornali avevano ricominciato a parlare di lui per un fatto apparentemente di cronaca nera ma in realtà degno dei migliori titoli di Cuore. Mentre era in permesso premio era stato arrestato per aver rubato due paia di mutande extralarge, delle cesoie e un flacone di fertilizzante in un Supermercato Esselunga di viale Umbria dove si era recato per comprare due fette di salmone, alcuni cipollotti, della mortadella, un’anguria e dell’insalata che sarebbero serviti per la cena con la sua compagna. Tralascio ogni considerazione sulle strane abitudini culinarie dell’ex bandito della Comasina. A 64 anni si ha il diritto di mangiare strano. Ma sono rimasto sorpreso dalla follia della notizia. “Se fosse vero”, ha dichiarato Vallanzasca,” il mio posto è al manicomio”. Invece lo hanno rispedito al carcere di Bollate a causa delle sue condanne a quattro ergastoli e 296 anni di galera, 42 dei quali già scontati. La difesa del suo avvocato, Debora Piazza, è stata ineccepibile: “Le mutande non sono della misura di Vallanzasca”. La difesa di Renato ancora più ineccepibile: “Guardate le riprese fatte dalle telecamere del servizio di sicurezza”. Ma le riprese sono scomparse. Ma è scomparso anche il senso del ridicolo. Quest’uomo che ha molto ucciso, molto rapinato, è molte volte evaso, ha massacrato un suo amico, lo ha decapitato ed ha giocato a palla con la sua testa, quest’uomo, finalmente ad un passo dalla libertà, si gioca tutto per delle mutande che gli stanno larghe. C’è qualcosa che non va. Compreso il processo per direttissima che si svolgerà fra tre mesi. Che razza di direttissima è signori giudici?

[csf ::: 17:31] [Commenti]
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Vorrei parlare qui, oggi, dell’uso delle parole. Meglio: dell’improvvido uso delle parole, del loro uso banale e insensato. Siccome le parole con costano, molti le usano senza pensarci, senza preoccuparsi del fatto che le parole hanno un senso e non si deve fare a meno di tenerne conto. Le parole di cui si fa spesso uso scriteriato solo le parole alla moda. Se una parola è alla moda si pensa che usandola si è più “fichi” come dicono i “gggiovani”. Si pensa anche che usandola si faccia una più bella figura e si è più facilmente compresi. Ricordo una volta che il papa (Giovanni Paolo II) uscì sul sagrato di San Pietro è intonò una canzone. Non ricordo che canzone fosse. Ma l’importante è che il papa cantò. In quei tempi furoreggiava il karaoke. Tutti quanti sapete che cosa è il karaoke. Sapete che karaoke non è sinonimo di canzone. Karaoke è cantare una canzone su una base preregistrata leggendo le parole su uno schermo. Ma i giornali titolarono: “il Papa fa il karaoke”. L’altro giorno è caduto nello stesso giochino il nostro amato premier, Matteo Renzi. Voi sapete che cosa è un selfie, vero? E’ farsi una fotografia con un telefonino, con un tablet, spesso insieme ad amici, allungando la mano e puntando l’obbiettivo verso se stessi. “Se l’Europa facesse un selfie, ha detto Matteo, verrebbe fuori il volto della noia”. Matteo non ha resistito alla tentazione di apparire moderno e giovanile. Poi, sotto la doccia, ha fatto un karaoke.

[csf ::: 12:06] [Commenti]
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Nigel Farage è un politico inglese, leader dell’Ukip, che ha partecipato alle elezioni europee ed è stato eletto con un manipolo di gente che la pensa come lui. Pensa cioè che la Gran Bretagna dovrebbe uscire dall’Europa. Pensiero legittimo. Come Farage la pensano milioni di persone in Europa. E fanno la loro battaglia perché ciò succeda. Li chiamano gli “euroscettici”. Io non sono euroscettico e penso che l’Europa unita sia l’unica strada aperta per portarci verso il futuro. Penso in ogni caso che gli euroscettici abbiano il diritto di manifestare le loro idee. Rimango un po’ colpito però, dal punto di vista logico ed estetico, quando vedo che gli euroscettici per minare alla base il concetto di Europa, si fanno eleggere al parlamento europeo. Cioè: io sono laziale e mi iscrivo all’A.S Roma facendo di tutto perché la Roma perda. Io sono musulmano e mi faccio battezzare sperando che i cristiani diminuiscano. Io sono un difensore dei diritti civili e mi iscrivo al ku-klux-klan. Un minimo di coerenza, un minimo, ci vuole nella vita. Non dico di arrivare alle estreme conseguenze di Groucho Marx che diceva “Non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me”. Ma io sono ancora legato ai vecchi principi. Se Farage non vuole l’Europa ha un luogo per combattere la sua battaglia: il parlamento britannico. Vedere i “faragiani” che voltano le spalle quando si suona l’inno dell’Europa non mi scandalizza né mi inquieta . Mi fa soltanto venire in mente quella famosa mamma dei cretini che rimane sempre incinta.

[csf ::: 09:47] [Commenti]
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