E’ di nuovo libero ma, vivaddio, il carcere non l’ha cambiato. Coerente, tutto d’un pezzo, sempre lo stesso guascone. Non come certi pappamolle o voltagabbana dei giorni nostri. Fabrizio Corona, l’agente fotografico finito in galera per la faccenda dei servizi fotografici venduti non ai giornali ma alle vittime dei paparazzi, non si fa intimorire. Cinque secondi dopo essere uscito da San Vittore dopo 90 giorni di carcerazione, si lascia circondare da giornalisti e telecamere (la riservatezza è il suo mito, l’understatement la sua regola di vita) e comincia a parlare. E rilascia la dichiarazione conciliante: “Sono vittima di quel talebano di Woodcock”. E poi, tanto per far capire che è sempre lui che guida il gioco: “Dirò le mie verità e saranno cazzi amari per tutti”. Per uno che è accusato di estorsioni e ricatti è proprio un gran rientro.

[csf ::: 08:18] [Commenti]
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Nel pieno della polemica se acquistare o non acquistare il documentario della Bbc sui preti pedofili, è intervenuto autorevolmente Claudio Cappon, direttore generale della Rai. Il quale ha detto: “Ho chiesto a Santoro che nel corso della puntata dedicata al documentario siano ampiamente rappresentate tutte le parti coinvolte”. Mica male. Perché il documentario è stato realizzato da una delle più serie reti tv del mondo. Come dire: “Mica ti fiderai della Bbc, eh? Controlla, verifica e applica la par condicio”. In sostanza bisogna che tutte le persone coinvolte siano invitate in trasmissione. Qual è il problema? avrà pensato Santoro. Visto che il documentario parla della “circolare” del Papa che vieta ai preti di testimoniare in processi in cui siano imputati preti pedofili, basta invitare un sacco di preti pedofili. Ma soprattutto il Papa.

[csf ::: 08:16] [Commenti]
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Ci sono notizie che proprio non vorresti leggere. Fiona Swarosky non andrà più in Sardegna a causa della tassa sul lusso inventata dal governatore Soru. Son cose che ti colpiscono al cuore. “La Sardegna sarà sempre più l’isola dei russi e degli arabi”, spiega. E annuncia che andrà “in un’isola più tranquilla, più privata”. Capri. “La mia Sardegna purtroppo non esiste più. Le manca il gusto di Panarea, e pensare che la Sardegna era Panarea: c’era la mondanità anche allora, c’erano gli Onassis e i Kennedy ma alle colazioni in spiaggia arrivavano in pareo e a piedi nudi”. Come non capirla? Anche qui a Lavarone non è più come una volta. Troppi russi, troppi arabi. Anche io me ne andrò in un posto più tranquillo, più privato. Cortina d’Ampezzo. E la mattina mi arrampicherò con la colazione al sacco sul Pomagagnon. In pareo e a piedi scalzi.

[csf ::: 08:22] [Commenti]
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Non è difficile diventare un eroe in Italia. Basta commettere un reato e poi, a due passi dalla condanna, confessarlo virilmente. Basta farlo con le giuste parole. Per esempio: “Chiedo rispetto per la mia scelta”, dice Ivan Basso, il ciclista, preso col sorcio in bocca dell’emotrasfusione che ha confessato quando ormai i suoi giudici avevano le prove di tutto. Per questo oggi Ivan viene considerato il coraggioso campione dell’antidoping. Poi si è portato avanti col programma. “Chiedo che d’ora in poi si parli delle mie prestazioni sportive, quando tornerò a correre, senza tirare sempre fuori questa storia”. Approfitto anche io di questo format. Tutto quello che ho scritto finora su questo giornale era falso. Lo confesso. Chiedo rispetto per la mia scelta. Ma chiedo anche che d’ora in poi si parli solo dei miei articoli, senza tirare sempre fuori questa storia.

[csf ::: 08:14] [Commenti]
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All’assemblea federale del partito della Margherita, quello di Francesco Rutelli, tanto per capirci, Rutelli, che una volta era radicale e si batteva per i diritti civili, all’assemblea federale della Margherita sono stati eletti novanta uomini e otto donne. Paolo Madron, su Panorama, ne chiede conto a Linda Lanzillotta, ministro degli affari regionali e membro autorevole della Margherita. Com’è questa storia? Linda Lanzillotta ha la risposta pronta: “Non ho puntato i piedi giusto per chiudere il congresso in modo unitario”. Ah beh allora è tutto chiaro. Per non scontentare i maschietti della margherita le femminucce hanno ceduto tutti i posti possibili. “Si, ma adesso basta”, ha duramente precisato il ministro Lanzillotta. “Si apre una fase nuova!” Ma va? E perché mai? Cerchiamo di essere unitari, ministro Lanzillotta, cediamo anche quei nove posti.

[csf ::: 08:20] [Commenti]
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