Lasciate che lo dica tutto di un fiato: se un leghista, non un leghista qualsiasi, ma un leghista ministro, un nome a caso, Roberto Castelli, sostiene che Telepadania ha mandato in onda le immagini di un gruppo di extracomunitari, in Italia, che ballano e cantano e festeggiano le bombe di Londra e poi si scopre che la notizia è falsa, ma non falsa un poco, falsa falsa, cioè non c’è niente di vero, allora, anche considerando il fatto che il ministro non è un ministro qualunque ma addirittura il ministro della Giustizia, un ministro che quindi dovrebbe dare il buon esempio, si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi che questo ministro non sia tanto responsabile ma anzi sia qualcosa di molto vicino a uno scapestrato, a uno sconsiderato che diffonde notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico, cioè commette un reato?

[csf ::: 12:17] [Commenti]
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Tutte le volte che il mondo del calcio incoccia con leggi e sanzioni rimango sbigottito dal relativismo giuridico degli italiani. C’è scritto che le squadre per partecipare ai campionati debbono essere in regola con le tasse, i contributi e gli stipendi? Vabbè, ma mica si diceva sul serio. Così quando una squadra viene punita scatta il piagnisteo. Non solo quello ovvio degli ultras che non brillano per potenza cerebrale. Perfino un uomo moderato e sano di mente come il ministro Antonio Martino, ministro della Difesa, si lascia andare a dichiarazioni tipo: “L’idea che il campionato di calcio venga deciso con la carta bollata e non sul campo è davvero inaudita”. L’idea che un ministro della Repubblica abbia un concetto così elastico delle leggi fa paura. Sarà perché il ministro è messinese e il Messina è una delle squadre sotto accusa?

[csf ::: 13:50] [Commenti]
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Monica Setta ma che mi fai? Vai a parlare con Loredana Lecciso e stimoli confidenze. Vincendo la sua notoria ritrosia la fai parlare dei suoi progetti. E scrivi l’intervista per Gente. Solo che non di intervista si tratta ma di una chiacchierata fra amiche. E tu ti becchi una bella smentita. Tutte falsità, si lamenta Loredana. E che cosa rispondi tu Monica Setta? Rispondi che è vero, che ti dispiace di aver tradito la fiducia di Loredana. Era una chiacchierata, un lungo incontro, quattro ore di confidenze registrate segretamente grazie ad un micro-registratore a forma di penna. Un microregistratore segreto a forma di penna? Ma Monica, tu sei una spia? Giri con microfoni nascosti fra le tette? Ti posso dire buongiorno senza che un’intervista compaia su Gente? Monica tranquillizzami. E smettila di agitarmi quella penna sotto il naso.

[csf ::: 12:12] [Commenti]
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Che vergogna! I post fascisti si sono impadroniti della “Ciociara” per pubblicizzare, tramite poster stradali, la loro avversione alla violenza sessuale. E Sophia Loren si è inquietata. Ha fatto sapere, tramite avvocati, che non ritiene di “dover prestare la propria immagine ad un singolo partito”. La Ciociara è lei e la gestisce lei. A me era piaciuta quella pubblicità. Il fatto che fossero proprio i post fascisti ad usare l’immagine di Sophia l’avevo considerato positivamente. Poi è arrivata la titolare a scombinarmi tutte le convinzioni. E mi sono chiesto: “Ma la Ciociara è sua o magari è di tutto il mondo?” E mi sono anche risposto: “La Ciociara è di chi la vuole, come tutte le opere d’arte”. Vi immaginate Charlot che rivendica i diritti di esclusiva sull’immagine dell’operaio di “Tempi moderni”? Ma Sophia non è Charlot.

[csf ::: 11:36] [Commenti]
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