Qualche settimana fa il grande capo americano della squadra di calcio della Roma, James Pallotta, lanciò una proposta, forse un po’ provocatoria, di far disputare una partita di calcio (Roma-Real Madrid? Roma-Bayern? Roma-Barcellona?) dentro al Colosseo. Idea balzana? “« So quanto siano pazzi i tifosi romanisti, ma sono preparato: voi non sapete quanto sono pazzo io », aveva già avvertito un paio di anni or sono. Il Colosseo aperto ai campioni del calcio. Partita trasmessa in pay-per-view in tutto il mondo. 300 milioni di spettatori che potrebbero pagare 25 dollari l’uno. Incasso stratosferico, roba da 10 miliardi di euro da dedicare al restauro dei monumenti di Roma. E’ intervenuto subito Dario Franceschini, ministro per i beni Culturali e per il Turismo, con sufficienza: “Non scherziamo”. Poi qualche giorno dopo ha detto: “Sono assolutamente convinto che con una intelligente ricostruzione dell’arena il Colosseo diventerebbe molto ma molto più attraente”. Sembrava un’apertura alla pazza idea di James Pallotta. No. Il Colosseo potrebbe essere aperto al pubblico per show di tutt’altro tipo. Musica classica, dramma antico, opera. Roba colta, spettacoli intelligenti, mica quelle schifezze delle partite di calcio. Razzismo culturale? Forse un po’. Il calcio non è cultura, l’Aida sì. Qualcuno avrebbe però potuto ricordare al ministro che l’Anfiteatro Flavio era stato costruito mica per gli intellettuali. Era destinato alla gente del popolo, robetta fine come le lotte fra gladiatori e i leoni. Era il circo di quei tempi, non la Carnagie Hall.

Owning a Rolex watch is a symbol of luxury, prestige, and craftsmanship. However, genuine Rolex watches come with a hefty price tag that’s not affordable for everyone. This is where replica Rolex watches come into play. In recent years, the market for high-quality replica Rolex watches has grown significantly, with many websites offering AAA+ quality replicas. In this article, we will guide you through the top verified websites to buy replica Rolex super clone watches in 2023.

The World of Replica Watches

Before diving into the list of websites, it’s essential to understand the replica watch market. Replica watches are imitation timepieces that aim to mimic the design and functionality of their genuine counterparts. They are often crafted with great attention to detail and use high-quality materials to replicate the look and feel of the real Rolex watches.

However, it’s crucial to note that replica watches are not authorized by Rolex or any other luxury watch brand. Buying and selling replica watches can infringe on trademark and copyright laws in some regions, so it’s essential to be aware of the legal implications in your country.

Top Websites for Replica Rolex Watches in 2023

PerfectWatches.is: PerfectWatches.is is a well-established website that has been in the replica watch business for years. They offer an extensive selection of replica Rolex watches, including popular models like the Submariner, Daytona, and Datejust. Their watches are known for their attention to detail and excellent craftsmanship. PerfectWatches.is provides a range of payment options and has a secure online shopping experience.

PureTime.io: PureTime.io is another reputable website that specializes in high-quality replica Rolex watches. They have a vast catalog of Rolex replicas, with detailed photos and descriptions to help customers make informed choices. PureTime.io is known for its excellent customer service and a wide range of payment methods, making it a convenient choice for buyers.

ReplicaMagic.to: ReplicaMagic.to is a reliable source for replica Rolex watches, offering a variety of models at competitive prices. They pride themselves on using high-quality materials to produce replicas that closely resemble the genuine Rolex watches. The website is user-friendly and provides multiple payment options, including cryptocurrencies for added anonymity.

TrustedTime.io: TrustedTime.io is a newcomer to the replica watch scene but has quickly gained a reputation for providing top-quality Rolex replicas. They focus on attention to detail, and their watches are often indistinguishable from the genuine ones. TrustedTime.io offers secure payment methods and excellent customer support.

Intime05.co: Intime05.co has been in the replica watch business for several years and has gained a strong following for its Rolex replicas. They offer a wide range of Rolex models, including vintage and limited-edition pieces. The website provides a secure shopping experience and multiple payment options for customers.

Important Considerations

While these websites offer high-quality replica Rolex watches, it’s essential to keep the following considerations in mind:

Legality: Be aware of the legal implications of buying replica watches in your country. Replica watches may infringe on trademark and copyright laws, and some countries have strict regulations regarding their sale.

Quality: Look for websites that offer AAA+ quality replicas, as these are the closest in appearance and craftsmanship to genuine Rolex watches.

Reviews and Reputation: Check customer reviews and the reputation of the website to ensure a positive buying experience.

Payment Security: Only use secure payment methods when purchasing replica watches online to protect your financial information.

Conclusion

Replica Rolex watches offer an affordable way to enjoy the luxury and prestige associated with genuine Rolex timepieces. The websites mentioned in this article are among the top choices for high-quality replica Rolex watches in 2023. However, always exercise caution, research thoroughly, and consider the legal implications before making a purchase. It’s essential to prioritize your safety and adhere to the laws and regulations in your region when buying replica watches.

[csf ::: 19:13] [Commenti]
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L’ha denunciata. Enzo Jacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, ha denunciato Barbara Carmelita D’Urso dopo aver visto una puntata di Domenica Live. Ha assistito ad una sua intervista e non ce l’ha fatta più. Non potendola cacciare dall’Ordine, essendo Carmelita stata cacciata già anni fa, l’ha denunciata alla Procura. E’ suo diritto. Chiunque può denunciare chiunque. Sta al giudice poi decidere. Ma Enzo Jacopino spiega anche che “la signora D’Urso, pur non essendo iscritta all’Albo dei Giornalisti, compie sistematicamente un’attività (l’intervista) individuata come specifica della professione giornalistica, senza esserne titolata”. E titolando “Basta soubrette, ora le denunciamo“ ha annunciato che d’ora in poi “denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti”.
Qual è il problema? E’ che chi usa l’intervista senza essere iscritto all’Ordine è di fatto un criminale e rischia sei mesi di reclusione. L’intervista è un format di esclusiva pertinenza degli iscritti all’Ordine? Sembra di sì. E le interviste che fanno i sondaggisti? E gli interrogatori che fanno i poliziotti? E le domande che pongono i giudici? “Risponda alla domanda: dov’era la notte scorsa quando è stata uccisa sua moglie?” “Mi dispiace, lei non è iscritto all’Ordine dei giornalisti. Se continua così la denuncio”.

[csf ::: 19:17] [Commenti]
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La regione del Trentino-Alto Adige ha diritti diversi rispetto alle altre, diritti che derivano dalla storia e dalla geografia. Generalmente i trentini fanno buon uso di questa autonomia. Non sempre, ma spesso. Adesso c’è la questione dei vitazioni dei consiglieri regionali. In tutta Italia si è corso ai ripari diminuendoli drasticamente. In Trentino Alto Adige, siccome sono diversi e più virtuosi, hanno fatto una legge che ha individuato degli errori nella legge precedente e chiesto agli ex consiglieri la restituzione di un sacco di soldi. A due consiglieri è stato chiesto più di un milione di euro indietro. Non lo so e non oso pensare quanto fosse il loro vitalizio intero visto che la restituzione è piccola parte. I trentini sono diversi e più virtuosi. Ma mica tanto. Metà degli ex consiglieri ha detto: cucù. E ha fatto ricorso. Sono stati presi a pernacchie dall’altra metà. Certezza del diritto, irretroattività della legge, diritti acquisiti e cose del genere. Ma in sostanza una figuraccia. “Noi difendiamo la nostra immagine”, ha detto uno di loro. Bella difesa. “Lo faccio per i cittadini”, ha detto un altro. Saran contenti i cittadini. Un ex consigliere, Pino Morandini, ha detto che per quanto riguarda i soldi lui risponde solo a Dio. Il più bravo è stato Luis Durnwalder, ex governatore della Regione. Ha detto che se il ricorso sarà respinto, resituirà i soldi. E certo, un attimo prima del pignoramento della casa.
Ps: tutti quelli del Pd hanno restituito, tutti quelli della Svp no.

[csf ::: 19:19] [Commenti]
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Basta parlarci dieci minuti per capire che è un alieno. E questa è proprio la sua colpa : si è lanciato nella folle impresa di amministrare Roma forte soltanto della sua ingenuità e dell’assenza nel suo curriculum di qualche malversazione che lo avrebbe reso gradito a quel mezzomondo di politici cinici e bari che hanno il monopolio dell’amministrazione pubblica italiana. Ignazio Marino è un chirurgo. Dicono anche che sia un uomo onesto, ma questo non è un merito in un ambiente in cui si sostiene che l’importante è governare bene, anche se si ruba. Lo stanno massacrando. Gli rimproverano di tutto: di essere caduto dalla bicicletta, di aver sbagliato la nomina del capo dei vigili urbani, di aver girato per Roma con un camper Eurto 1, di essere andato a Milano il giorno in cui aveva invitato i romani a rimanere in casa per il maltempo. Come potete vedere, reati gravi. Lo hanno preso in giro perché sta pian piano chiudendo al traffico zone centrali della capitale ed anche perché ha dichiarato che vuole rendere navigabile il Tevere. E poi c’è la spinosa faccenda della Panda rossa, parcheggiata dove non doveva essere parcheggiata e passata dai valichi della Ztl senza autorizzazione. Perfino il suo partito lo abbandona. Lasciatelo dire, Ignazio, se avessi fatto come tutti gli altri, ti fossi fatto assegnare tre auto blu e altrettanti autisti, adesso dormiresti sonni tranquilli. Però, certo, quella cosa vergognosa di parcheggiare la Panda rossa nel posteggio riservato ai senatori non dovevi proprio farla!

[csf ::: 16:40] [Commenti]
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Valentina Diouf è una delle splendide ragazze che hanno fatto sognare gli italiani ai mondiali di Volley. Brava, bella e simpatica. La scorsa settimana ho letto una intervista e mi ha colpito una frase. Valentina magnificava la singolarità del volley “uno sport pulito, senza doping né scommesse”. Mi ha colpito perché la Diouf metteva sullo stesso piano la droga e le scommesse. Come se entrambe corrompessero lo sport e falsassero i risultati degli incontri. Non affronto il problema della droga. Non c’è bisogno di ribadire tutto il male che le droghe fanno allo sport. Ma le scommesse? Non si parla di scommesse clandestine. Si parla di scommesse legali, alla luce del sole. Talmente alla luce del sole che molte agenzie di scommesse sponsorizzano le squadre di calcio. E che recentemente si è celebrato il matrimonio fra scommesse e quotidiani con l’avventura GazzaBet, l’unione fra Gazzetta dello Sport e un’agenzia di scommesse sportive. Però è vero che lo sport, il calcio soprattutto, è intriso di corruzione e che la corruzione è indotta dal mondo degli scommettitori, legali o clandestini che siano. Si scommette anche sugli sport individuali, tipo il tennis o la boxe. E in questo caso la truffa è un gioco da bambini. Come può resistere il favorito a non scommettere sull’avversario? Ai calciatori è vietato scommettere. Incredibile ipocrisia. Non possono scommettere ma vanno in campo pubblicizzando le scommesse. Ricordate i tempi antichi in cui sul risultato del derby ci si giocava una pizza?

[csf ::: 16:39] [Commenti]
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Capita molto spesso che le persone che sono alla guida del nostro Paese, dichiarino che certe cose non le possono dire, oppure fanno finta di dirle ma poi non le dicono, oppure sostengono che ci sono delle cose che non debbono essere diffuse. Non sto parlando del segreto di Stato. Non sto parlando di delicati questioni internazionali. E nemmeno di problemi diplomatici o militari. Mi riferisco a quando di fronte a domande del tutto banali le risposte dei politici sono reticenti, ambigue, imprecise. Il loro atteggiamento è quello di chi ha responsabilità talmente alte che non può parlare con chiunque di cose che lui sa perché occupa una posizione di particolare importanza. Ci sono dei livelli di conoscenza cui possono attingere solo coloro che sono stati eletti e non i comuni cittadini. Volete un esempio lampante? Il patto del Nazareno. Un giorno il leader del Pd e il leader di Forza Italia si sono incontrati, hanno deciso di fare un percorso comune e lo hanno messo nero su bianco come ha raccontato lo stesso Matteo Renzi a Claudio Tito di Repubblica il 4 agosto. Cioè: esiste un foglio di carta in cui Renzi e Berlusconi hanno scritto un accordo, un contratto, un patto e tutte le volte che qualcuno chiede loro di mostrarlo cominciano a tergiversare e a menare il can per l’aia. Loro non vogliono rendersi conto che siamo noi che li abbiamo votati, siamo noi che li paghiamo e che quindi è a noi che loro, che sono al nostro servizio, debbono rendere conto delle loro azioni. Lo faranno mai? Mettetevi il cuore in pace. No.

[csf ::: 08:45] [Commenti]
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Mi capita sempre più spesso di rimanere turbato sfogliando i quotidiani italiani. Ma non perché sono o sconclusionati. E’ vero sono brutti e sconclusionati. Contengono articoli ai quali con corrispondono i titoli. Non si può avere tutto. E il direttore ha tutto il diritto di imporre la sua opinione se il giornalista ne ha espressa un altra. Contengono cronache che non obbediscono a nessuna delle cinque “W” (who, what, why, where, when, non necessariamente in quest’ordine). Ma la vita che è incasinata e i giornalisti hanno tutto il diritto di fare i poeti, dimenticare i fatti e dilungarsi in opinioni. Capita anche che un articolo venga pubblicato a pagina 5 e ripetuto a pagina 10 oppure che il lunedi vengano pubblicati i programmi tv di domenica. Ma non sono questi i motivi per i quali rimango turbato. Il motivo principale è che mi accorgo che la parte redazionale segue un percorso del tutto indipendente dalla parte pubblicitaria. “Bene”, direte voi ed avete ragione. La pubblicità non deve influenzare i contenuti. Ma quando accanto ad una pagina dedicata alle cronache di un’alluvione c’è un paginone che esalta la bellezza di una vacanza alle Maldive? E se c’è la storia di un drammatico stupro di gruppo come la mettiamo con la paginona raffigurante una giovane conturbante con un provocante bikini? Inevitabile, direte voi. E avete ragione. E’ veramente difficile mettere d’accordo il triste racconto della realtà di tutti i giorni con il luccicante mondo dei consumi che ci vogliono far sognare.

[csf ::: 16:36] [Commenti]
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Intervista al cardinale Christoph Schönborn, grande teologo domenicano. Uno dei preti che guidano il mondo cattolico. Uno che ha avuto un ruolo centrale nel dibattito del Sinodo. Uno che ha una visione moderna della vita. Gian Guido Vecchi lo incontra per il Corriere della Sera e lo interroga ovviamente su alcuni temi centrali del mondo di oggi, quelli sui quali la Chiesa ha tradizionalmente avuto posizioni retrogade. La comunione ai divorziati…le coppie omosessuali…Il cardinale non si smentisce e mostra il lato meno fastidioso della religione, la comprensione. Tant’è che il titolo alla fine è: “Ho conosciuto una coppia di uomini che era esemplare”. Racconta il cardinale: «A Vienna, ho conosciuto due uomini di tendenza omosessuale che convivono da tempo, hanno fatto un patto civile. E ho visto come si sono aiutati quando uno di loro è caduto gravemente malato. È stato meraviglioso, umanamente e cristianamente, come uno si è occupato dell’altro, restandogli accanto. Sono delle cose da riconoscere”. Anche un laico come me, con notevoli sfumature anticlericali, rimane felicemente sorpreso quando si imbatte in preti con una visione del mondo un po’ meno antica di quella di Giovanardi. Però poi…Il cardinale continua. Gesù ha detto: “I pubblicani e le prostitute vi precederanno nel Regno di Dio”. Capito? Bisogna rispettare anche i peccatori perché non è detto che Dio li punirà. Non c’è niente da fare. Anche per il prete più aperto e progressista l’omosessualità è un comportamento peccaminoso. Un cardinale è sempre un cardinale.

[csf ::: 16:34] [Commenti]
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L’articolo uno della Costituzione italiana dovrebbe essere: l’Italia è un Paese fondato sulla deroga. Le leggi vanno bene per gli altri, ma non per noi, non per la nostra mamma, non per i nostri amici, non per le persone che ci fanno sognare. Totti sputa in faccia ad un avversario? Ragazzata, non si può condannare, dicono i romanisti. Da condannare invece è Zidane che dà una capocciata a Materazzi. Perché Materazzi gioca nella nazionale italiana. Il ragazzo che stupra merita ogni attenuante secondo i parenti. Se ci danno una multa perché guidiamo con un tasso alcolico sopra il consentito si tratta di accanimento. La deroga è la regola. La legge non deve diventare disumana. Meglio “dura lex sed lex” oppure “summum jus summa iniura”? Questo è il destino dei proverbi cioè della saggezza popolare. Ce ne è sempre uno che dice una cosa ed uno che dice il contrario. Così puoi scegliere. Tutto ciò per dire che mi ha colpito l’elenco delle persone (Francesco Alberoni, Pupi Avati, Piero Chiambretti, Oliviero Toscani, Alessandro Meluzzi, Paolo Limiti, Silvana Giacobini, Mara Venier, Vittorio Sgarbi, ma l’elenco si allunga) che vogliono che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dia la grazia a Fabrizio Corona, in galera per spaccio di banconote false, bancarotta fraudolenta, fatture false, corruzione (ma non l’avevano beccato anche mentre guidava senza patente?). Adesso all’elenco dei vip si è aggiunto Adriano Celentano. Non credo che Napolitano possa più rifiutarsi di aprire la cella.

[csf ::: 16:32] [Commenti]
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Eleonora Forenza è una deputata europea eletta nelle liste dell’Altra Europa con Tsipras. Ricordate? É quel movimento, ispirato al politico greco, che ha portato a Bruxelles anche Curzio Maltese e Barbara Spinelli. Estrema sinistra. E se non proprio estrema, più a sinistra di Matteo Renzi. Attenta ai problemi dei cittadini in carcere, Eleonora è andata a verificare le condizioni di Nunzio D’Erme , esponente della sinistra radicale romana, finito in carcere venerdi scorso a causa dei tafferugli avvenuti il 21 maggio scorso negli uffici del VII municipio. Nunzio D’Erme è famoso anche per aver depositato 150 chili di letame davanti alla porta di casa di Silvio Berlusconi, qualche anno fa. E perché è sempre in prima fila quando c’è da lottare insieme ai centri sociali e con le tute bianche. Non c’è protesta a Roma che non lo veda in prima fila. Per questo ogni tanto finisce in prigione. Ma questo lo ha messo in conto. Non ha messo in conto però che in carcere è un po’ difficile farsi le canne. Ma ci ha pensato la delegazione guidata da Eleonora Forenza. Appena arrivato davanti a Nunzio, uno della delegazione gli ha consegnato 1,30 grammi di marijuana. Lo ha fatto in maniera maldestra e un agente lo ha beccato. Eleonora Forenza si è difesa in maniera ancora più maldestra. Ha detto: “Non sapevo assolutamente nulla . Quell’uomo non lavora nella mia segreteria. Non ero a conoscenza delle sue intenzioni”. E naturalmente ha denunciato “ il solito predicozzo proibizionista”. Chissà quanto è contento Tsipras.

[csf ::: 16:29] [Commenti]
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