- 25 Agosto 2010
Un signore di mezza età e di bello aspetto, vestito da cacciatore, tiene al guinzaglio un bel cane da caccia e indica lontano. Vicino a lui un bambino carino, vestito da cacciatore, tiene al guinzaglio un altro cane da caccia. Anche il bambino guarda lontano. Sotto di loro campeggia la scritta: “La caccia non ha età”.
Mi chiedo: è la versione per cacciatori della crisi delle vocazioni? Il messaggio pubblicitario vuole invitare i bambini a smetterla di giocare con la playstation e seguire il papà impegnato nell’ammazzamento di lepri e di cinghiali?
Questo simpatico annuncio l’ho visto pubblicato sull’ultima pagina di un quotidiano, ma mi chiedo perché non passi anche in televisione, nell’ora dei programmi per ragazzi, tra un cartone animato e l’altro, prima che il bambino vada a scuola o la sera, quando è già pronto in pigiamino mentre la mamma gli racconta la favola.
Bambini, da bravi, non fate che la caccia vi colga impreparati. Appassionatevi da subito all’idea di quel giorno che tornerete orgogliosi a casa col carniere pieno di anitre impallinate.
Ma forse mi sono sbagliato. E’ solo una pubblicità venuta male. Il messaggio non è rivolto ai bimbi. Vado sul sito della Federazione Italiana della Caccia per vedere se posso chiarirmi le idee. E me le chiarisco. Infatti c’è la spiegazione sotto l’immagine: “Perché il bambino di oggi possa diventare l’uomo e il cacciatore di domani.