Lo so che è una vecchia storia che oggi non interessa più nessuno. Ma l’idea che l’Occidente abbia scombussolato e portato il disordine in Irak adducendo come scusa che là si nascondevano armi di distruzione di massa in grado di distruggere nemici in 45 minuti è qualcosa che è difficile da digerire ogni volta che uno se la ricorda, visto che ormai è chiaro che era una colossale balla. E quindi fa tenerezza leggere che Toni Blair, l’ex premier inglese, finalmente ammette che, con o senza quelle armi, fosse giusto fare la guerra agli iracheni per rimuovere Saddam. Alla Bbc Blair ha detto che il vero motivo era che le strategie dell’Iraq mettevano in pericolo i delicati equilibri della regione. Evviva. E se non ci fosse stata la scusa delle armi? “Ovviamente avremmo impiegato argomentazioni differenti quanto alla natura delle minaccia”. Oggi i politici sono fatti così: dicono la verità, svelano la vera faccia, orrenda, del potere. Blair evita solo di fare una parola: petrolio. Ma per il resto dice tutto. Saddam non andava bene all’Occidente. “Era giusto rovesciarlo”. Basta così. Guai a non piacere agli occidentali. Guai a mettersi di traverso.

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