- 24 Ottobre 2010
Il sole celtico dei leghisti, quella specie di foglia di cannabis che la Lega ha scelto come suo simbolo, continua a far discutere. Dopo la scuola di Adro, che aveva inondato di soli celtici tutti i banchi e tutti gli zerbini, tutte le lavagne e tutti gli attaccapanni, adesso è il paese di Carrù (Cuneo) ad entrare in paranoia a causa del sole. Un solo sole. Ma era stato messo davanti al monumento al bue grasso. Ebbene sì. A Carrù c’è il monumento al bue grasso. E davanti al monumento al bue grasso, dal 2002, c’era la marijuana celtica. Nel 2008 l’avevano rimossa. Adesso la rimetteranno. C’è stata nel frattempo anche una sentenza della procura di Mondovì. Una sentenza di archiviazione del pm Riccardo Bausone in risposta ad un esposto della minoranza del consiglio comunale. Scrisse Bausone in quella occasione: “Quel sole veniva già utilizzato da egizi e celti”. Come contestare l’assunto? E’ vero che gli egizi conoscevano quel sole. Ma conoscevano anche la falce e naturalmente il martello. Vogliamo riempire le piazze d’Italia del simbolo dei comunisti? E sicuramente conoscevano il fuoco. Bene, riempiamo le strade della fiamma missina? E chissà quanto sarebbe contento Ugo La Malfa se potesse vedere la sua edera nelle aule delle scuole italiane al popsto del crocefisso. L’edera, si sa, era rappresentata fin dai tempi di Adamo ed Eva. Resta da chiedersi: per quale motivo la giunta comunale di Carrù vuole mettere un simbolo egizio davanti al monumento al bue grasso?