- 20 Agosto 2012
Quando scatta l’emergenza canicola i giornali tirano fuori dall’archivio vecchi articoli che ripropongono i famosi consigli sconfiggere la calura. Il consiglio più frequente è quello di bere molta acqua. Il secondo consiglio è mettersi un copricapo e usare una protezione 50 in caso di lunga esposizione ai raggi solari. E non andare in spiaggia alle 13. E non bere troppi superalcolici. E non mettere vestiti stretti e sintetici. E mangiare molta frutta e cibi leggeri. Per fortuna ci sono i giornali a darci questi singolari e inaspettati suggerimenti. Ma io mi sono accorto che non sono completi. I giornali dimenticano alcuni trucchi importantissimi ed io voglio ricordarveli: “Non uscite con la pelliccia di visone”. E’ poco elegante, la pelliccia non usa più e gli animalisti potrebbero prendervi di mira. “Non accendete i termosifoni”. Il governo dei tecnici ci ha invitato a limitare i consumi. Ce lo chiede l’Europa. “Non mangiate a colazione canederli, polenta, cassoela e luganega”. Stonano col cappuccino. Visto che i tempi di stampa sono quelli che sono, quando leggerete queste righe probabilmente l’emergenza canicola sarà sostituita dall’emergenza gelo. E i giornali partiranno con i consigli. Ma io vi anticipo i tre suggerimenti fondamentali. “Non mandate l’aria condizionata a palla”. “Non viaggiate in macchina con i finestrini aperti”. “Non uscite con i mocassini di cuoio se la strada è un lastrone di ghiaccio”. Io vi ho avvertiti. Poi non venite a lamentarvi con me.