Silvio Berlusconi nel 2009 era presidente del consiglio. Nella sua veste ufficiale ricevette i membri della federazione mondiale di basket. Erano tutti al terzo piano di palazzo Chigi. Silvio Berlusconi era reduce da una visita al presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev. E la raccontò in tutti i suoi particolari. La fonte qual è? E’ Claudio Barbaro, ex parlamentare del Pdl, poi transfuga con Fini nel Fli. Claudio Barbaro l’ha raccontata al Fatto Quotidiano. Ha raccontato che Berlusconi raccontò che Nazarbayev invitò Berlusconi nella sua dacia, gli disse di portare il pigiama, che c’erano una trentina di ragazze semisvestite. Raccontò che Nazerbayev lo invitò a sceglierne una. Raccontò che disse a Nazerbayev che la sua religione non consentiva la poligamia. Raccontò che il presidente della federazione mondiale di basket, l’australiano Bob Elphinston, rimase molto imbarazzato dai racconti. Berlusconi ha smentito. “Tutto falso”. Il buon giornalismo consiglia la verifica. Pronti. Bob Elphinston raggiunto dal Fatto, racconta: “Fu un incontro surreale, si parlò di tutto tranne che di basket. Berlusconi parlò delle donne kazake. Mi sentii in imbarazzo per lui.” All’incontro era presente anche l’allora presidente del Coni, Gianni Petrucci. Il buon giornalismo eccetera eccetera. Dice Petrucci, raggiunto dal Fatto Quotidiano: “Non ricordo nulla”. Elphinston, Berlusconi, Petrucci. Tre versioni. Chissà perché mi viene da dar ragione a Elphinston.

[csf ::: 06:17] [Commenti]
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Lunedi: Iva al 21 per cento e sovrattassa Irpef. L’Europa sarà contenta. Berlusconi un po’ meno. Martedì: niente aumento Iva, resta la sovrattassa e grande lotta all’evasione. Che ne pensa Tremonti? Mercoledì: niente lotta all’evasione . Si riformino le pensioni, si aboliscano le provincie. Bossi in fibrillazione. Giovedì: solo una scemo può pensare di abolire le provincie. Si aboliscano i piccoli comuni. Si ritorni all’Iva al 21 per cento. Guai a chi tocca le pensioni. Soppressione delle auto blu. Venerdì: Chi ha parlato di soppressioni dei piccoli comuni. Che sopprima sua sorella! Si torni al contributo di solidarietà, ma solo per i parlamentari. E poi lotta all’evasione fiscale oggi e sempre. Sabato: contrordine. Si abolisce l’abolizione dei piccoli comuni. Si dimezzano i deputati e si raddoppiano i senatori. Viene da chiedersi: è il dibattito fra destra e sinistra? No. E’ il fermo convincimento del governo, episodio del sereno dibattito fra Berlusconi, Tremonti e Bossi. Ogni giorno si smentisce la decisione del giorno prima. Ed io non dico niente? Le mie proposte: Iva al 21 per cento ma solo nelle provincie abolite. Pensioni abolite per tutti gli evasori fiscali. Contributo di solidarietà a carico dei senatori. Torneo di burraco obbligatori per tutti con tassa di iscrizione di 100 euro. Incasso totale 6 miliardi di euro. Non basta? Altro torneo di burraco la settimana dopo. Un torneo di burraco alla settimana. Coraggio, ce la faremo.

[csf ::: 09:03] [Commenti]
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Caro premier, lei è un genio. Lo dico in ritardo. Avrei dovuto cominciare a dirlo quando riuscì a convincere gli italiani che la colpa di tutti i mali erano i comunisti, razza estinta, che lei resuscitò perché le servivano come il pane. Bisognava capirlo da allora che lei era una spanna sopra tutti. In questi giorni sta dando il meglio di sé. Dopo aver sostenuto con grande enfasi che la crisi era una invenzione (dei comunisti?), che era qualcosa di psicologico, che bisognava affrontare la vita con ottimismo, eccoci oggi alla manovra finanziaria, a frasi come “non dobbiamo fare la fine della Grecia”. Eccoci a bloccare gli stipendi dei dipendenti pubblici, a tagliare le pensioni di invalidità, ad aumentare i pedaggi autostradali, a tassare il turismo, a ridurre la spesa sanitaria. Non mi sembra una politica dell’ottimismo. Lo so che lei riuscirà a convincere gli italiani che si tratta della solita propaganda dell’opposizione. E che mi dice del taglio degli enti inutili? Ero bambino quando sentivo dire che era stato creato un ente per abolire gli enti inutili. Adesso lei ce lo vende come misura anticrisi. Geniale. Geniale la comunicazione che i risparmi ottenuti dal licenziamento di precari, contrattisti, consulenti e borsisti andranno a finanziare le missioni di pace all’estero. Lei è un genio. Sopprime l’Isfol, l’Isae, l’Ispesl e l’Eim per finanziare l’Afganistan. Basta, smettetela di parlar male del premier.

[csf ::: 19:17] [Commenti]
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Era al funerale di Mike, d’accordo, era emozionato e commosso. Era davanti a migliaia di persone, d’accordo, il palco spesso fa dire cose che travalicano il proprio pensiero. C’era il ricordo, un po’ fastidioso, dell’ultimo episodio della loro amicizia, quando lo aveva di fatto “cacciato” da Mediaset, un ricordo che non lo aiutava ad essere sereno. C’erano molti vip, e questo contribuiva forse a fargli perdere un po’ il controllo delle proprie parole. Si sarebbe sentito più a suo agio se avesse potuto raccontare una delle sue barzellette preferite. Ma c’era un limite a tutto. Era anche un momento politicamente delicato, un momento in cui si sentiva impegnato ad insultare i propri avversari politici e a difendersi dagli insulti dei propri avversari politici. C’erano mille giustificazioni, insomma. Perché le tv presenti per diffondere la cerimonia erano tante. E poi prima di lui avevano parlato dei mostri dello spettacolo, Fazio, Baudo, Fiorello. Fiorello, il compagno di giochi di Mike, lo aveva imitato. “A Mike piaceva tanto ridere”, aveva detto Fiorello e poi, con la sua voce: “Hai visto? Mi hanno dato il Duomo di Milano, eh? A Baudo non l’avrebbero mica dato”.
Mille giustificazioni. Ma è incredibile quello che ha detto Silvio Berlusconi alla fine del suo intervento a piazza del Duomo, al funerale di Mike Bongiorno. Ha detto: “Era un eroe della nostra Resistenza, di quel movimento che ha restituito a noi la dignità e la libertà”. Ma come, la libertà? La libertà ce l’hanno restituita i comunisti? Ma non ce l’aveva restituita Forza Italia?

[csf ::: 07:29] [Commenti]
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In attesa di scoprire il giorno in cui Luigi De Magistris darà, come annunciato, le dimissioni “irreversibili” dalla magistratura, continuano le delusioni per chi crede agli annunci. A loro vada la mia solidarietà. Io, come loro, sono un ingenuo. Credo sempre a tutto. Avevo creduto che Veltroni sarebbe andato in Africa. Come aveva promesso. Avevo creduto che Cofferati avrebbe evitato di presentarsi alle Europee. Come aveva promesso. Avevo creduto perfino che Franceschini non sarebbe andato alle primarie. Come aveva promesso. Io credo sempre a tutto. Perché, mi dico, le persone promettono cose che nessuno ha chiesto loro? Per farsi belli? Per avere visibilità? E allora perché non mantengono le promesse? Ho una risposta scientifica: boh, non lo so. Ma sospetto che non freghi niente a nessuno, né delle loro promesse né della loro inaffidabilità. E in fondo si tratta di affari loro, che coinvolgono solo loro. Ma che mi dite della promessa di Silvio Berlusconi di ospitare i terremotati nelle sue ville? Per sua sfortuna un abruzzese senza casa ha riempito il modulo e ha indicato come residenza preferita Villa Certosa. Peccato! Villa Certosa non è disponibile. Ormai il premier era sulla linea Franceschini-Cofferati-De Magistris-Veltroni. Parla tanto male della sinistra, il Cavaliere. Ma poi è da lì che trae ispirazione.

[csf ::: 12:26] [Commenti]
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Ma quanti dimostranti c’erano al Circo Massimo? Il gioco dei numeri. Il balletto delle cifre. Duecentomila, 480 mila, due milioni e mezzo. Per la questura di Roma quattro gatti. Per Veltroni tanti tanti tanti, un mare di folla. Per Berlusconi un vero e proprio flop. Ricordate all’asilo Mariuccia? Mio papà è colonnello. E mio zio generale! Figure da cioccolatai gratis per tutti. Io ho da tempo imparato a contare le grandi cifre usando il metodo che spiegò una volta alla radio il futurologo Vacca. Quanti passeggeri ci sono in un treno semipieno di media lunghezza? Dite un numero, mille? duemila? cento? Non andate a caso. Una carrozza ne contiene mediamente 50, le carrozze sono mediamente dodici. Ecco che possiamo affermare sperando di andare molto vicini alla realtà che i passeggeri sono circa 600. Con grande approssimazione ma anche con una grande possibilità di andare vicini alla verità. Ho applicato il metodo alla foto aerea del Circo Massimo affollato. Ho isolato un quadratino di un centimetro quadrato. Vi ho contato un certo numero di persone. Ho contato quanti centimetri quadrati affollati c’erano nella piazza e sono arrivato ad un totale molto, molto, molto lontano dai due milioni e mezzo di persone. E il corteo? Certo, il corteo. Un corteo ha file mediamente di venti persone. Tra una fila e l’altra c’è un metro. Morale: un corteo di due milioni e mezzo di persone sarebbe lungo 100 km. Insomma aveva ragione Berlusconi. Ma pur avendo ragione ha fatto la figura più meschina di tutti. Come mai quando le manifestazioni sono sue, i milioni valgono milioni e quando le manifestazioni sono di Veltroni valgono solo migliaia? Veltroni ha mentito sull’onda dell’entusiasmo. Berlusconi mosso dall’invidia. Come ha detto recentemente Di Pietro, “mai guardare lo stuzzicadenti nell’occhio degli avversari”.

[csf ::: 16:53] [Commenti]
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Un vero duro questo Ratzinger. Non un morbidone come Napolitano. Così quando ha visto che Berlusconi ha in animo di modificare il diritto canonico, su suggerimento di monsignor Ghedini, introducendo un emendamento alla prossima enciclica che consenta l’accesso alla comunione anche ai divorziati, nel caso si tratti di alte cariche istituzionali, si è messo di traverso e ha detto che non c’è niente da fare. Tra divorzio e comunione resta incompatibilità. Ratzinger sa come è fatto Berlusconi. Gli dai la mano e si prende il braccio. Al Papa è giunta voce che Berlusconi vuole introdurre l’immunità parlamentare per alcuni peccati mortali che gli interessano particolarmente, il concubinaggio, il libertinaggio e il falso in bilancio. In alternativa si accontenterebbe della prescrizione. O il confessore ti dà la penitenza entro limiti di tempo accettabili oppure scatta l’assoluzione automatica. Una specie di silenzio assenso. Ma niente da fare. Appena saputo che Ratzinger ha detto no Berlusconi prima si è lamentato di essere stato frainteso dai giornalisti comunisti dell’Osservatore Romano poi ha denunciato il complotto dei vescovi rossi. “L’assoluzione”, ha detto, “me l’hanno data i cattolici che mi hanno eletto. Lasciatemi comunicare”.

[csf ::: 08:16] [Commenti]
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I gay stanno tutti dall’altra parte. Il leader dell’opposizione, Silvio Berlusconi, non riesce a stare zitto. Apre bocca e gli dà fiato, come avrebbe detto mia nonna. Chissà che cosa voleva dire, lui. Sicuramente non era una dimostrazione di solidarietà. Voleva dire che sono tutti comunisti, la sua implacabile ossessione? Forse. Ma in questo caso non solo è stato inopportuno. E’ stato anche controproducente e superficiale. E bugiardo. Sarebbe bastata una telefonata a Franco Grillini, il presidente dell’Arci, per avere la conferma che, nel suo schieramento, di gay ce ne sono, e parecchi. Voleva essere la solita battuta maschilista? Può darsi. Siamo ancora a quel miserabile livello. Se lo lasci dire, signor leader dell’opposizione. Anche i signori sono tutti dall’altra parte. O quasi tutti. Insieme ai gay.

[csf ::: 15:03] [Commenti]
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Ma dimmi tu! C’era bisogno di aspettare così tanto per dircelo? E noi a chiederci: come mai il Cavaliere vede comunisti dappertutto? Come mai considera Romano Prodi un pericoloso bolscevico? L’hanno picchiato, capito? L’hanno picchiato quando era piccolo, a dodici anni, e lui non si è mai ripreso dalla choc. Stava attaccando manifesti contro il Fronte Popolare quei manifesti così politicamente corretti e mica terroristici che dicevano: “Dio ti vede Stalin no”. Arrivarono i comunisti e gli dissero: “Stalin non ti vede ma ti abbiamo visto noi”, e lo buttarono giù dalla scala. E lui corse a piangere dalla mamma e la mamma gli diede il resto perché già da allora nessuno gli credeva nemmeno i genitori. E noi adesso restiamo nel dilemma: credere a mamma Rosa o credere a Silvio? E poi: perché non l’ha scritto nel “Libro nero del comunismo”?

[csf ::: 12:43] [Commenti]
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