- 2 Dicembre 2008
Capisce contessa? Perché la gente se la prende tanto con Bush? Perché ha scatenato la guerra in Irak con centinaia di migliaia di morti? Una guerra dalla quale non si riesce ad uscire? Ma Bush l’ha fatto per salvare l’Occidente. Lo sapevano tutti no? Saddam aveva le armi di distruzione di massa. Lei non sa che cosa stava per fare Saddam. Saddam non era mica un democratico. Non era mica stato eletto come Bush. Saddam poteva distruggere il mondo con quelle armi di distruzione di massa. Come dice contessa? Che prove ci sono che Saddam avesse le armi di distruzione di massa? Ma glielo aveva detto l’intelligence. Come sarebbe a dire che lei non sa che cosa è l’intelligence. Sono gli spioni no? Se queste cose non le sanno gli spioni, che ci stanno a fare? Insomma Bush ha salvato l’umanità. Come dice? Devo andare a leggere il giornale? Adesso lo leggo. C’è scritto: “Bush: Il mio errore più grave? L’Irak” Che vorrà dire? Ah sì, dice che le armi di distruzione di massa non c’erano. Che si è fidato di gente che non sapeva la verità. Dice che lui era impreparato ad affrontare una guerra. Che è stato un suo grave errore dare retta alle persone sbagliate. Certo, ha causato tanti morti. Ma vede contessa? Questo è il bello degli americani. Fanno anche grandi cavolate. Ma poi lo ammettono. Questa è la democrazia cara contessa. Si scatena una guerra. Ma poi si dice: “Scusa!”
- 18 Aprile 2007
Gorge W. Bush l’ha detto chiaro e tondo: gli americani hanno diritto di andare in giro armati, ma non nelle scuole. Nelle scuole no. Su questo Bush è stato durissimo. Nelle scuole possono entrare solo libri e quaderni. Niente Smith & Weston. Nei supermarket e nei cinema sì, allo stadio e in chiesa nessun problema. Ma nelle scuole, dio mio, no, non bisogna esagerare. Questo mi fa pensare a quanto siamo arretrati noi italiani che ancora stiamo dibattendo se a scuola si possono fare entrare i telefonini ignorando del tutto il ben più serio problema delle armi. Ma, si sa, negli Stati Uniti arrivano sempre due o tre anni prima di noi. Nel 2010, c’è da giurarlo, Giovanardi farà una dichiarazione fondamentale: contrariamente a quanto sostengono i comunisti le armi nelle scuole non debbono entrare. Perlomeno in quelle cattoliche.