- 14 Febbraio 2007
In questa società mediatica in cui tutti smaniano per conquistare spazi di visibilità fa piacere constatare che esiste ancora gente riservata che preferisce rimanere nell’ombra e rifiuta il suo quarto d’ora di celebrità. E’ il caso del segretario generale della Cgil Epifani. Vittorio Feltri, direttore di Libero, condannato a morte dai nuovi terroristi, quando ha scoperto che fra i suoi aspiranti assassini c’erano anche sette sindacalisti della Cgil, aveva chiesto ad Epifani una intervista. Ma interessava veramente agli italiani sapere come il segretario della Cgil spiegava la presenza di terroristi nel suo sindacato? Ma no, diciamolo con coraggio, era solo una morbosa curiosità di Feltri. E così Epifani, il discreto Epifani, il silenzioso e riservato Epifani ha preferito il low profile e ha rifiutato l’intervista. A malincuore.