Attenzione: state per leggere una cosa politicamente scorretta. Ed io mi sto ficcando in un ginepraio. Dunque. Michela Murgia. Bruno Vespa. Silvia Avallone. Premio Campiello. Sapete già tutto. Silvia si presenta sul palco con abbondanza di tette in vista. Bruno fa il cascamorto e invita il cameraman ad inquadrare la scollatura. Michela si scandalizza e si scandalizza anche Gad Lerner. Facile. Troppo facile. Mi chiedo: se una giovane si presenta in pubblico scollatissima è perché il particolare è culturalmente pregnante o perché vuole essere ammirata? E se il conduttore, rozzamente quanto volete, la indica all’ammirazione, fa una cosa scorretta o quello che la giovane ha implicitamente stimolato? Gli uomini in sala guardavano le tette della giovane o i suoi occhi? I soliti uomini. Il solito maschilismo. “Quando c’è di mezzo una donna si va sempre a parare sul corpo”, ha detto Michela. E allora? Che cosa c’è di male? Se ci fosse qualcosa di male Silvia non si sarebbe presentata con le tette al vento. Dicono: perché queste cose non capitano agli uomini? Ma è semplice. Gli uomini usano vestire in altra maniera. Se si fosse presentato Gad Lerner in canotta con i bicipiti guizzanti tutti si sarebbero messi a ridere. Ma se sul palco ci fosse stato Raul Bova in pantacollant aderentissimi e pettorali in evidenza tutte le donne se l,o sarebbero mangiato con gli occhi e la presentatrice avrebbe detto: “Accidenti! Che meraviglia! Inquadratelo bene!”

[csf ::: 19:22] [Commenti]
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