- 2 Aprile 2007
Tra i tanti privilegi dei politici, oltre al parrucchiere gratis, sembra che ci sia anche una religione tutta per loro, una corsia privilegiata verso Dio. Il Papa ha ricordato loro che non si va in Paradiso se si hanno le mani sporche di tangenti? Ecco pronto Cirino Pomicino, il quale puntualizza. “A 67 anni ho capito che non so essere santo”. Dio mio, ma chi glielo aveva chiesto? Sarebbe bastato che si fosse tenuto lontano dai reati. Dice: “La corruzione è sempre stata compagna di strada dell’uomo. D’altronde la stessa cultura cattolica ci insegna: senza soldi non si cantano messe”. Allora è Dio il mandante? ”Il problema per noi politici è gestire il proprio percorso verso Dio cercando una mediazione”. Insomma Cirino vuole trattare con Dio. E le condanne? “Mai condannato per corruzione”. Ma le prescrizioni valgono per la vita eterna?