Caro ministro Ignazio La Russa, la politica ormai ci ha abituato a tutto. Pensa che io appartengo a quella generazione, che è anche la tua, costretta a sorbirsi frasi tremende come quelle tipiche dei democristiani che dicevano tutti seri: “Io faccio politica per spirito di servizio”. Abbiamo inghiottito di tutto. I comunisti che accusavano gli altri di avere finanziamenti occulti, come se i soldi che arrivavano da Mosca fossero palesi. I socialisti che parlavano di modernizzazione anche quando era evidente che si trattava di tangenti. Non era solo un problema di doppia morale. Era una questione di doppio linguaggio. I politici usavano parole false sapendo benissimo che la gente conosceva il significato vero. Ma era meglio così. Ipocrisia. “Ed io che c’entro?” ti starai chiedendo. C’entri, c’entri. Il Pdl ha di fatto vietato a Fini di fare una corrente. E tu che fai? Fai una corrente. La chiami “la nostra destra nel Pdl” e la presenti ad un convegno. Ma ti affretti a dire che non è una corrente. E’ una creatura, un polo, un’area, un’aggregazione. Ah bè! Ma perché? “Perché la posizione politica e culturale della destra deve essere rivendicata”. Ma non è quello che aveva detto Fini?

[csf ::: 19:12] [Commenti]
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