- 12 Febbraio 2014
“Francamente non ricordo di aver contattato informalmente, da capo dello Stato, Mario Monti per sondare la sua disponibilità per un eventuale incarico”. Francamente Carlo Azelio Ciampi, che fu presidente della Repubblica, non lo ricorda. Non si può ricordare tutto anche se una cosa del genere, come il primo amore, non si dovrebbe scordare mai. In tutto il bailamme scatenato dal libro di Alan Friedman sui contatti segreti di Napolitano, nel 2011, per trovare un successore a Berlusconi ancora in sella, quello che mi ha incuriosito di più è stato l’intervento di Carlo Azelio Ciampi che intervistato dal Messaggero ha ricordato che forse una cosa del genere l’aveva fatta anche lui. E si è autoassolto. ”Anche se lo avessi fatto non ci sarebbe stato alcunché di anomalo”. Alcunché. “Ogni Capo dello Stato ha diritto di avere contatti riservati”. E poi: “Se lo avessi fatto non sarebbe stato certo un delitto”. Carlo Azelio Ciamopi ne è certo. “Non ci sarebbe stato nulla di anomalo o di irregolare”. Nulla. Io mi sono un po’ stancato di tutti quei politici che si ritengono al di sopra delle regole. Che quando non tocca a loro parlano di trasparenza e quando tocca a loro parlano di riservatezza. No. I presidenti sono eletti dai parlamentari che sono eletti dai cittadini. E sono pagati dai cittadini. E i cittadini vogliono sapere tutto, tutto. Non c’è nessun diritto alla riservatezza nella Costituzione. Io ti ho eletto e voglio sapere quello che fai. Perché ti ho eletto io e perché ti pago io. E scusatemi se sono volgare.