- 10 Settembre 2012
La conferenza stampa è quella cosa durante la quale i protagonisti di un avvenimento raccontano le loro storie e poi rispondono alle domande dei giornalisti. Alla conferenza stampa dopo la premiazione dei film vincitori del festival di Venezia i giornalisti vogliono porre alcune domande al regista Matteo Garrone, uno dei nove membri della giuria che ha assegnato il Leone d’Oro al film coreano “Pietà”. In particolare vogliono chiedergli com’è che il film italiano “Bella addormentata” di Marco Bellocchio non ha vinto. La domanda, se vogliamo, è un poco stupidella. Che senso ha chiedere ai giurati perché hanno votato in un modo piuttosto che in un altro? Qualsiasi persona di media intelligenza risponderebbe: “Abbiamo votato “Pietà” invece che “Bella addormentata” perché l’abbiamo ritenuto più bello”. Fine. E forse è proprio questo che Matteo Garrone sta per rispondere. Ma appena apre bocca viene interrotto dal presidente della giuria Michael Mann che dice: “E’ una faccenda privata. Non potete chiederla a un singolo membro della giuria mettendolo in imbarazzo”. I giornalisti insistono. Vogliono sapere se c’è stata discussione. Altra domanda stupidella. Ovvio che c’è stata discussione. I giurati discutono e poi premiano. Garrone sta aprendo bocca e forse sta dicendo proprio questo, ma viene di nuovo interrotto, questa volta dalla giurata Samantha Morton che dice: “Questo è un modo di fare scorretto”. Una faccenda privata, un modo di fare scorretto. Mah.