Se fossero in cima ad una torre, chi butteresti fra Veltroni e Berlusconi? Il gioco della torre io lo conosco bene. E’ un vecchio trucco che uso spesso nelle mie interviste per costringere intervistati reticenti o generici ad uscire allo scoperto. Non sempre funziona. Spesso le risposte sono perfino irritanti. “Nessuno dei due”, “Tutti e due”, “Tizio perché lo conosco”, “Mi butto io”, “Caio perché rimbalza”. Ma il più delle volte qualcosa ne esce fuori. L’altra settimana la domanda l’ha rivolta Simona Ventura ad Alda D’Eusanio. E si è aiutata con due foto. La foto di Berlusconi, sorridente e radioso, e la foto di Veltroni, corrucciata e triste. Ed ecco scattare la protesta di Fabrizio Morri, capogruppo del Pd in Commissione Vigilanza Rai. “Vorremmo capire che cosa ha spinto la conduttrice di una trasmissione popolare di intrattenimento sportivo a prestarsi a dileggiare il leader politico dell’opposizione con un giochino subdolo e di dubbio gusto”, ha scritto Morri. “E’ stata una sua idea o c’è dietro qualche suggerimento?” E meno male che c’è Morri che sta attento. E’ chiaro che è stato l’infido Ghedini a fornire la foto alla Ventura. Ed è chiaro che l’Alda, appena ha visto la foto di Veltroni, con quella bella facciotta che il genio Crozza ha definito “con le guance alla zuava” non ha potuto fare a meno di buttarlo dalla torre. Ma è soprattutto chiaro che stare all’opposizione è pericoloso. Ma se a questa disgrazia si aggiunge il fatto di militare nella Commissione Vigilanza, costretti alla tortura di guardare tutti i programmi Rai, la faccenda si fa drammatica. La Vigilanza fa male, digli di smettere.

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