- 18 Novembre 2015
Caro Dario Nardella, tu sei il sindaco di Firenze e forse dovrei darti del lei. Scusa se ti do del tu. Ma tu sei di sinistra e tra gente di sinistra – ti ricordi?- ci si è sempre dati del tu. Perché tu sei di sinistra vero? Scusa se ti faccio questa domanda che potrebbe sembrare impertinente. Ma oggigiorno sono tante le persone che prendono in giro i militanti del Pd. Scusa se uso ancora la parola militante che forse è inadeguata oggi quando si parla del partito erede del glorioso Pci. Ma a me piace pensare che ci siano ancora dei militanti nel partito del Pd. Prendono in giro i militanti del Pd perché dicono che il Pd non è più di sinistra, il partito della superiorità moraleì. Scusa se ti dico queste cose ma le sento in giro. Dicono che non è più di sinistra perché non fa più le battaglie della sinistra. Dicono che il Pd di Renzi fa le stesse cose che faceva Berlusconi. Scusa se accosto il nome di Berlusconi a quello di Renzi. Però effettivamente anche a me sembra che molte cose che predicava Berlusconi adesso le sta mettendo in pratica Renzi. Eppure sarebbe facilissimo marcare la differenza fra Renzi e Berlusconi. Basterebbe fare una bella campagna a favore della trasparenza. Cosa che invece…Scusa se metto in dubbio che voi non siate a favore della trasparenza. Però effettivamente questa storia che ti chiedono di mettere online gli scontrini delle spese di Renzi quando faceva il sindaco e tu te ne sbatti allegramente…Scusa eh? La trasparenza…La sinistra…Il partito erede del Pci…La superiorità morale…
- 5 Novembre 2015
Bisognerebbe essere sempre, e tutti, laici. E cioè indipendenti da qualsiasi corporazione, autonomi da qualsiasi casta della quale anche incidentalmente si faccia parte. Lasciamo perdere la laicità rispetto al discorso religioso. Si può e si deve essere laici anche in campo sportivo (ammettere che il goal segnato dalla propria squadra era irregolare), o in campo politico (essere di un partito ma apprezzare decisioni degli avversari degli altri partiti). Sei italiano, è vero, ma ragioni con la tua testa, sei un patriota anche se non difendi sempre e comunque i colori della tua bandiera. Ecco perché mi è dispiaciuto ascoltare il presidente della Repubblica italiana che “conferma il suo pieno appoggio” ai due fucilieri accusati di avere ucciso due pescatori indiani. Anche un presidente della Repubblica può essere laico. Non lo mette in discussione più nessuno che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno ucciso i due pescatori. Si tratta solo di stabilire se per questo fatto sono innocenti o colpevoli. Ci sono decine, centinaia di persone impegnate nel tentativo di arrivare ad una soluzione giudiziaria, politica, diplomatica del caso. Una cosa è certa. Non sappiamo se i due sono innocenti o colpevoli ma di sicuro non sono degli eroi. E allora perché ci si mette anche il presidente a fare confusione? Preferirei sentirlo dare il suo pieno appoggio agli esodati, ai disoccupati, ai parenti delle vittime degli incidenti sul lavoro, ai barboni, ai licenziati, ai massacrati da Equitalia. Populismo? Anche fosse?
- 28 Ottobre 2015
Qualifying for a driver’s license is a pretty straightforward process, all it takes is sitting through a few classes on basic traffic laws, going on a few practice drives with an instructor, and then going through a test. Once you’ve done all that, you can hop on the road without much trouble. But is that really all it takes to be safe on the road? Visit https://www.myimprov.com/traffic-school/california/.
Sadly, there are a lot of things that they don’t teach you when you are learning to drive such as the importance of defensive driving.
What Is Defensive Driving?
Essentially, defensive driving is a way to drive that utilizes safe driving strategies to enable motorists to address identified hazards in a more predictable manner. These strategies go well beyond basic instruction on traffic laws and procedures. With defensive driving, car and other vehicle accidents are greatly reduced and you can easily stay safe on the road.
Whether you are just learning to drive or want to keep up on safe driving strategies, it is always a great idea to learn and practice defensive driving. Thankfully most states, including Florida, has courses in defensive driving nearby so you can learn some of these less known tips and tricks. Some insurance companies even encourage and provide benefits for those who chose to take a course.
3 Defensive Driving Tips To Keep In Mind
In case you unable to do so or need an update, here are just a few defensive driving tips to keep you on the safe side of the road.
1 Don’t Assume Courtesy
You can’t know how experienced or polite the other drivers on the road are. So instead of assuming courtesy, assume that every car you see is being driven by a first time driver who never saw these roads before and may not even know how half the buttons in their car work. While this is more of a worst case scenario, it also helps you to avoid surprises on the road.
2 Avoid Tailgating
It doesn’t matter how much of a hurry you might be in, riding someone else’s bumper is simply not going to get you anywhere. All you are really accomplishing by tailgating is that you make it all the more likely for a pileup or other type of car accident to happen. Instead, you just need to do your best to be patient and put room between you and the car ahead.
3 Allow The Other Guy To Win
A huge part of defensive driving means acknowledging that driving isn’t a contest and that your safety should come before “winning” on the road. This can also mean that if you see someone acting foolishly, you have to let them have their way. This can be rather frustrating, but putting yourself at risk isn’t worth it. After all, punishing them by not letting them have their way means that you will end up punishing yourself as well.
However, even with great defensive driving skills, car accidents sometimes still occur. If you have ended up in a car accident that is a result of someone else’s actions or neglect, don’t hesitate to seek out legal help for your injuries and damages. Here at the St. Petersburg Lawyer, we are dedicated to getting you the financial compensation you are entitled to. Contact us today for a free case review!
- 21 Ottobre 2015
I politici debbono essere vicini al popolo. Il popolo ama il calcio. I politici (il sillogismo è elementare) debbono andare a vedere le partite di calcio. Ma siccome è un dovere, non un piacere, devono avere i biglietti gratis. E siccome certi doveri vanno assolti in compagnia, debbono avere due biglietti ciascuno. E’ quello che capita ai consiglieri comunali di Napoli ma spero che capiti anche a tutti i politici italiani. Quando due consiglieri comunali napoletani, Carlo Iannello e Simona Molisso, demagoghi e populisti, hanno proposto in aula di abolire il supposto privilegio di avere regalati due biglietti per andare a vedere la partita, di pallone, in aula si è scatenata la bagarre. Da segnalare il colto intervento di Luigi Zambaldi il quale, secondo La Repubblica, in un italiano degno dell’accademia della Crusca, che nemmeno Antonio Razzi, avrebbe detto: “Oltre i consiglieri, che credo che se lo merita dopo una settimana di lavoro avendo a che fare con i cittadini, ci possiamo premiare di andare a vedere la partita”. C’è bisogno di specificare che Zambaldi ha tutte le ragioni? Avete idea di che cosa significhi per un amministratore avere a che fare tutta la settimana con i cittadini? Quei rompiscatole dei cittadini? E vogliamo anche far pagare loro i biglietti? Ma che li paghino i cittadini i biglietti, loro che hanno le loro settimane tranquille e serene! La proposta dei demagoghi e populisti di abolire i biglietti in regalo è stata giustamente bocciata.
- 13 Ottobre 2015
Voi sapete che io ho delle fissazioni. Una di queste riguarda gli orsi del Trentino, anzi le orse perché alla fine sono sempre le femmine che fanno una brutta fine. Vi ricordate Daniza? Fu condannata all’ergastolo per aver preso a zampate un incauto fungarolo che l’aveva disturbata mentre accudiva i suo due orsacchiotti. Nel tentativo di catturarla, Daniza fu assassinata e i due orsacchiotti rimasero orfani. Dopo Daniza un’altra orsa, KJ2 è stata accusata, senza prove, di aver ferito un podista. Processata e condannata all’ergastolo o in alternativa alla morte, KJ2, almeno finora, non si è fatta prendere. E la lotta fra le autorità trentine e gli orsi continua. Dopo averli importati dalla Slovenia per farsi belli con i turisti, i politici trentini hanno optato per la tolleranza zero. Che gli orsi lo sappiano. O fanno i buoni oppure sono cavoli. E adesso arriva il bollettino di vittoria. Il servizio Foreste e Fauna della Provincia avverte che nel mese di settembre gli incidenti sono diminuiti del 40 per cento e probabilmente “la diminuzione è imputabile all’assenza o alla minore incidenza” di soggetti dannosi come Daniza (uccisa), M6 (trovato morto in Val di Non) e M4 (scomparso al passo Vezzena). Io me li immagino gli orsi che hanno fatto un’assemblea: “Ragazzi, qua le cose si mettono male. Gli uomini hanno scelto le maniere forti. Nel mese di settembre ci conviene stare buoni”. I trentini sono tutti contenti: “Avete visto? Gliele abbiamo cantate e loro se la sono fatta sotto”. Ma dal fondo della sala un’orsa, KJ2, ha commentato: “Vabbé, ma da ottobre ricominciamo a fare casino”
- 10 Ottobre 2015
Il cardinale Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato, accusato di avere speso i soldi delle elemosine per ristrutturare il suo principesco appartamento, si è difeso così, in una intervista molto bella di Gian Guido Vecchi per il Corriere della Sera: «Erano due appartamenti disastrati e abbandonati da anni. Il Governatorato mi ha comunicato una spesa sui 300 mila euro: ho pagato con i miei risparmi”.
Ecco, appunto, quanto guadagna un cardinale tanto da poter risparmiare 300 mila euro? Gian Guido Vecchi gli ricorda che la Fondazione Bambin Gesù ha anch’essa pagato 200 mila euro per la ristrutturazione. Cioè, per far vivere decentemente il cardinal Bertone sono necessari 500 mila euro, 300 mila dei suoi risparmi e 200 mila del bilancio del Bambin Gesù. Si difende Bertone: “Io non ho visto nulla. Ed escludo in modo assoluto di aver mai dato indicazioni o autorizzato la Fondazione ad alcun pagamento. Ho dato istruzioni al mio avvocato di svolgere indagini per verificare cosa sia realmente accaduto”. Come Scajola. Esattamente come Scajola. Qualcuno ha pagato a sua insaputa. Scajola (laico) vista Colosseo, Bertone (cattolico) vista cupolone. E sia chiaro, non erano 700 metri quadrati. Erano solo 296 metri quadrati. E non è un attico, è un terzo piano. Cardinale, ha tutta la nostra comprensione. Come si va a vivere in soli 296 metri quadrati al terzo piano? “Accuse infamanti”, dice il cardinale . “Ormai sono nel mirino. Il nome Bertone richiama subito l’attenzione». Nella riunione di condominio non si parla d’altro.
- 8 Ottobre 2015
Anni fa, molti anni fa, sulla pagina locale di un giornale toscano, se non sbaglio il Telegrafo, comparve un titolo sorprendente: “Oggi a Pisa non è successo niente”. Mica male, no? Strano modo di intendere la comunicazione. Che cosa è successo oggi a Pisa? Niente! E allora non scriviamo niente. No! Se non è successo niente scriviamo che non è successo niente. E’ una notizia. Una notiziona. Non c’è stato nessun incidente stradale. Non è morto nessuno. Non è nato nessuno. Nessuno si è sposato. Nessuno ha denunciato nessuno. Non c’è stato nessun furto. Nessuna banca è stata rapinata. Nessun acquazzone. Nessun temporale. Nessuna alluvione. Non è caduta nessuna vecchietta. Nessuna ragazza è stata molestata. Nessuno è stato condannato. Una giornata piatta. Aveva ragione il Telegrafo. Giornate del genere sono rarissime. Pensate se succedesse in Italia quello che successe a Pisa. Titolo: “Oggi in Italia non è successo niente”. Nessun senatore ha fatto gesti osceni. Non è stata giocata nessuna partita di calcio. Nessun milionario ha corrotto nessun giudice. Nessun politico ha attaccato il Tg3. Nessuna alluvione in Liguria. Nessun operaio caduto dalle impalcature. Nessuna coda di 6 km a Roncobilaccio. Nessun berlusconiano diventato verdiniano. Non sono state chieste le dimissioni di nessuno. Niente. Niente di niente. Nemmeno uno straccio di annuncio di Renzi. Una giornata piatta e noiosa da dimenticare. Ma tranquilli. Vale solo per oggi. Domani è un altro giorno.
- 30 Settembre 2015
Ci sono dei difetti che di per sé sarebbero perdonabili. Se uno compie una cattiva azione, non è condannabile tout court. Può capitare a tutti. A me è capitato per esempio di essere beccato dalla polizia mentre guidavo parlando con il cellulare. Azione di per sé esecrabile, tanto è vero che mi hanno multato e mi hanno anche tolto un bel po’ di punti. Ma mi sono perdonato. Quello che non mi perdonerei mai è di essere beccato un’altra volta. E’ il passaggio dall’errore al vizio. Anche se pensi che essere straricco è una colpa, non devi prendertela con chi ha una mega villa in Sardegna. Ma se uno ha sette ville in Sardegna c’è qualcosa che non funziona. Ricordate Berlusconi? Bulimia da ricchezza. Che ci fai con sette yacht? Che ci fai con sette aerei? Che ci fai con sette Ferrari? Poi c’è la bulimia da promessa. Renzi. A che cosa serve annunciare tutti i giorni? Lo faremo ad aprile, lo faremo a maggio, lo faremo a giugno. Le unioni civili: ha sempre detto che entro poche settimane, entro pochi mesi… Lui e la Boschi avevano detto che comunque, entro la fine di questo anno, le unioni civili sarebbero state varate. E invece no, nemmeno quest’anno. Tutta colpa di chi ha rallentato i lavori al Senato. Come la bulimia da evasione fiscale. Ti ha detto bene una volta. Basta no? No! L’evasione è come la droga. Non puoi starne senza. Come la bulimia da plagio. Hai copiato una volta. Al primo libro. Ti hanno beccato. Ti hanno condannato. E’ proprio il caso di rifarlo al secondo libro? Eh, Saviano?
- 23 Settembre 2015
Mauro Emmanuel Icardi Romero è un po’ italiano e un po’ argentino. Gioca nell’Inter. E possiede una splendida Lamborghini Gallardo bianca. Guadagna un sacco di soldi. Si è sposato con Wanda Nara, una fotomodella argentina che prima era sposata con Maxi Lopez altro argentino pure lui calciatore, amico di Mauro Emmanuel Icardi Romero. Un turbinio di gossip, di copertine, di foto osé. Un turbinio anche di figli, un po’ dell’uno un po’ dell’altro, quattro in tutto. Insomma un triangolo focoso. Ogni tanto i due calciatori si telefonano e si insultano. Tra una telefonata e l’altra Mauro Emmanuel Icardi Romero preleva 3 milioni di euro dal suo conto in banca e regala alla sua bellissima Wanda un attico con vista San Siro, sette stanze, sette bagni, una piscina e due terrazze. Ma la sua passione è la Lamborghini Gallardo bianca dalla quale non si separa mai, nemmeno quando va a fare shopping in via Montenapoleone insieme a Wanda. Solo che a via Montenapoleone non è facile parcheggiare. No, un attimo, c’è un posto libero. Fatto. Una veloce manovra e la macchina è sistemata. Peccato: il posto è riservato ai portatori di handicap. Ma chissenefrega dei portatori di handicap! Io sono Icardi e lei è la bella Wanda Nara. Le leggi non valgono per i belli, i palestrati e i miliardari. Quando tornano, sorpresa! C’è la multa. Poco male. La Lamborghini Gallardo costa 200 mila euro. La multa era di 58 euro. La prossima volta i 58 euro Icardi li lascia direttamente sotto il tergicristallo.
- 16 Settembre 2015
Caro Ignazio, tu sai quanto io ti stimi e quante volte, anche in questa rubrichetta, io abbia pubblicamente dichiarato questa stima. Io ti considero uno dei sindaci migliori e più coraggiosi d’Italia. Ma stavolta hai sbagliato. Sto parlano del caso Casamonica. Dei cittadini romani, rom, come consente loro la legge, fanno uno scombiccherato funerale per le vie della capitale. Un funerale esagerato, ridicolo, folkloristico, presuntuoso. Ma legittimo. Nessuno è ricercato, anche se si dice che il clan sia in odore di mafia, nessuno è indagato, nessuno è condannato. Ma anche gli indagati e i condannati hanno diritto di piangere come vogliono i loro morti. Si arriva all’assurdo che Bruno Vespa, con il suo solito grande fiuto, invita a Porta a Porta la figlia del Casamonica defunto e scoppia lo scandalo. Un’ora di grande spettacolo e di grande giornalismo ci consegna uno spaccato di vita italiana di cui io non posso che ringraziare Vespa il quale (come chi mi conosce ben sa) non è esattamente la mia tazza di the. No, non doveva intervistare Casamonica figlia. E perché mai? Io intervisterei anche Hitler, anche Pol Pot, anche Pinochet se fosse possibile. Figuriamoci un innocente fino a prova contraria. Ipocrisia imperante. Più che lo sdegno antimafioso, nelle dichiarazioni banali e conformiste che hanno riempito i giornali, io ho letto il disprezzo razzista nei confronti delle tribù zingare. Ignazio, anche tu hai sposato la corrente degli scandalizzati. Posso dirti che mi sarei aspettato un po’ più di coraggio?