Daniela Santanché si è scagliata contro il lusso e contro la sua ostentazione. Ha detto che ormai la Sardegna è in mano ai cafoni, agli arricchiti, ai parvenu. Ha detto che è ora di finirla. Ha detto che bisogna smetterla di andare al Billionaire. “Il Billionaire oggi andrebbe chiuso”, ha dichiarato Daniela. “Perché io mi sento a disagio, e mi vergogno, vedendo quanto la gente di questi tempi faccia fatica a campare”. Santa donna. Tardi ma se ne è accorta. Anche Briatore, il suo socio, si è finalmente reso conto che esistono i meno abbienti e che bisogna andare incontro alle crescenti difficoltà della gente. E’ diminuito il potere d’acquisto delle famiglie italiane? Bene, qual è il problema? Basta diminuire i prezzi. Anzi, si può fare di più. Si può istituire il menu a prezzo fisso. Detto fatto. Briatore ha dichiarato che d’ora in poi al Billionaire si potrà ordinare un menu turistico pagando soltanto 200 euro. Fa piacere poter constatare la sensibilità sociale di Daniela e l’apertura di Flavio alla classe operaia. Daniela sembra che abbia già piantato il suo ombrellone nella spiaggia libera di Torvaianica e Flavio, consultati i sindacati, ha deciso di diminuire anche il prezzo di una bottiglia di champagne. Frotte di extracomunitari si sono messe in movimento per approfittare della favorevole offerta.

[csf ::: 12:14] [Commenti]
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C’è gente che ancora si dà da fare per spiegare al mondo che gli italiani sono gli ultimi, in qualsiasi campo. E invece non è vero e sono in grado di dimostrarlo. Noi siamo gli unici al mondo che non solo abbiamo inventato il telefono ma siamo anche in grado di usarlo. E’ questo il messaggio che ha mandato ai suoi colleghi ministri degli esteri europei il ministro degli esteri italiano Franco Frattini. E’ successo questo: preoccupati per la crisi politico-militare tra Georgia e Russia, le nazioni europee hanno deciso di vedersi e di prendere qualche decisione. La Russia in fondo è vicina all’Europa, la cosa dovrebbe interessarci. E così bando alle vacanze i ministri si sono incontrati a Bruxelles. O meglio, si sono incontrati i ministri ignoranti, quelli che non sanno che è stato inventato il telefono. Noi no, noi sappiamo che è stato inventato il telefono e così il ministro Frattini ha potuto tranquillamente rimanere alle Maldive, dove ha continuato “a seguire con attenzione e preoccupazione l’evolversi della situazione in Georgia, in raccordo con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e mantenendosi in costante contatto con i colleghi dei principali Paesi dell’Unione Europea”. In contatto telefonico, naturalmente. Pare di sentirli i ministri ignoranti riuniti a Bruxelles. “Ma come? Hanno inventato il telefono? Ma va? A saperlo potevamo rimanere alle Seychelles”.

[csf ::: 12:20] [Commenti]
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Roman Abramovich, miliardario russo, proprietario del Chelsea, si presenta in un ristorante per ricchi facoltosi e potenti di Forte dei Marmi e chiede di poter mangiare. O meglio, manda avanti un suo dipendente a fare la richiesta. E’ con altre due persone. Ma è tardi e il ristorante è al completo. Niente da fare per il miliardario. Deve rinunciare. Ma non ci sta. Scrive la Stampa che Roman si infuria e giura di non mettere più piede in Versilia. Sarà vero? Mah. Magari Roman ha detto semplicemente: “Oh perbacco!” Magari ha promesso di vendicarsi e di incendiare il locale. Entrambe le reazioni sarebbero legittime. Se a una certa ora della notte mi dicessero che non mi danno da mangiare dimenticando che sono un miliardario che più miliardario non si può, io ovviamente ricorderei al proprietario la facilità con cui in queste estati torride i ristoranti prendono fuoco. Oppure, per pigrizia, mi limiterei a dire “Mannaggia”. Ma minacciare di non mettere più piede in Versilia? Che volgarità. E che imprudenza! Il rischio che qualcuno si alzi ed urli: “E chissenefrega”, lo vogliamo prendere in considerazione?

[csf ::: 17:44] [Commenti]
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Dio ce li ha dati e guai a chi ce li tocca. Chi? Ma i leghisti. Non ce li hanno in nessun Paese dell’Occidente industrializzato dei politici così. Spruzzano di ddt le extracomunitarie, versano pipì sui luoghi sacri ai musulmani, chiedono di prendere le orme dei piedi agli extracomunitari, minacciano per scherzo sedizioni, rivolte, guerre. tolgono le panchine per non farci dormire i clochard. Sembrano dei goliardi più che dei politici. L’ultima goliardata è merito di Massimo Giordano, sindaco di Novara. Per andare incontro alle proteste di qualche cittadino disturbato dagli schiamazzi di alcuni buontempone nei parchi della città, invece di fare quello che avrebbe fatto qualsiasi sindaco in possesso del minimo sindacale di neuroni e cioè mandare i vigili urbani, ha fatto un’ordinanza che vieta a tutti e in ogni luogo di riunirsi in più di tre. Pena 500 euro di multa. Non starò qui a parlare, come hanno fatto in molti, di fascismo e di adunate sediziose. Dirò solo: se un vigile dovesse entrare in un parco e trovare da una parte tre leghisti sbronzi e dall’altra cento cittadini in assembramento silente, a chi darebbe la multa

[csf ::: 17:45] [Commenti]
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E’ ora di finirla. E’ veramente uno scandalo. Ci sono troppi poveri in Italia. E non si nascondono nemmeno. “Sono 1.400 gli accattoni identificati”, spiega il vice sindaco di Milano Riccardo De Corato, 84 solo attorno al Duomo”. Ma non si vergognano? Per fortuna ci sono i sindaci italiani che hanno deciso di risolvere il problema della loro miseria. Come? Multandoli. Chi chiederà l’elemosina nei centri storici dovrà pagare una multa da 50 a 500 euro. Il sindaco di Alassio, quello di Sanremo, di Trieste, di Padova e di Modena hanno aperto la strada. E si sono accodati anche i sindaci di Venezia e di Firenze. Ultimo Andrea Franceschi, sindaco di Cortina. Dice Franceschi: “Sono cattolico praticante”. E poi: “Troppi mendicanti, molesti, professionisti dell’accattonaggio”. Lui li vorrebbe dilettanti i mendicanti. Vorrebbe che mendicassero per divertimento, nel tempo libero, allegramente. Questi sindaci così preoccupati di salvaguardare il decoro dei loro centri storici e la tranquillità dei loro ricchi villeggianti sono stati attaccati duramente dall’Avvenire, il quotidiano dei vescovi. Ma il cattolico praticante Franceschi non è preoccupato dei vescovi. Ha detto: “Continuo su questa linea”. Non c’è peggior cattolico di chi non vuol sentire.

[csf ::: 15:42] [Commenti]
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Pettegolume di provincia, schifezze, dicerie da bar. Luciano Caveri, ex presidente della Valle d’Aosta, è al centro di un incredibile tourbillon di pettegolezzi che lo vorrebbero addirittura omosessuale. Pettegolume di provincia, lo ha definito lui stesso. Il quale ci tiene alla sua appartenenza di genere. “Dico questo facendo salvo il rispetto che porto a chi sente di essere diverso”, spiega. E certo. I gay sono diversi ma sono gente per bene, i gay sono intelligenti e sensibili, io ho molti amici fra i gay. Caveri non ha detto questi luoghi comuni tipici degli omofobi ma c’è andato vicino. Ha detto però, ad Antonello Caporale della Repubblica, che le dicerie da bar fanno male. Sono delle compagnie cattive e fanno perdere voti. E poi…E poi “di lei si sa che apprezza le donne”, gli sussurra Caporale tendendogli una trappola visibile come il Monte Bianco in un giorno di aria tersa. E Caveri, il piccione: “E diciamolo. Sono un gran figaiolo”. La Repubblica, con grande stile, non titola “Sono un gran figaiolo”. Titola elegantemente “Sono un tombeur de femmes”. Ma se non è ciccia…Caveri dice che essere sospettato di essere gay è una schifezza. Essere un figaiolo invece è qualcosa di cui vantarsi in quegli stessi bar dove si sprecano i pettegolumi di provincia. Caveri non è gay, è figaiolo. Era presidente della Regione. Era sottosegretario del governo D’Alema. E figaiolo.

[csf ::: 15:40] [Commenti]
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Sono sempre colto da un po’ di imbarazzo tutte le volte che leggo i “severi moniti” del Papa. Essendo un non credente tenderei a disinteressarmene. Ma poiché appartengo a questa società e conosco la capacità del Vaticano di influenzare le coscienze, presto attenzione. E quando Benedetto XVI interviene sulla fame nel mondo, sullo spreco di energie, sulla povertà e sull’analfabetismo mi viene subito da pensare: “Beh, mica male, l’uomo sa quel che vuole e lo dice con grande passione”. Ma poi, quando leggo l’appello contro “le speculazioni finanziarie” mi viene da chiedermi: “Qualcuno gli ha parlato dello Ior?”. Quando leggo che punta un dito severo contro “i flagelli della povertà estrema” penso: “La Chiesa ha deciso di smetterla di combattere l’uso del preservativo?”. E quando auspica un “equo processo di sviluppo integrale” mi chiedo se non pagare l’Ici, al contrario di quello che è successo finora alla maggioranza degli italiani, anche quelli poveri, sia alla base dello sviluppo integrale delle attività economiche e finanziarie della Chiesa che è proprietaria di mezza Italia immobiliare.

[csf ::: 08:28] [Commenti]
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“Questo clima avvelenato non serve a nessuno”. Ma chi è questo incredibile amante della concordia politica? “Bisogna abbassare i toni, essere più distesi”. Ma allora non tutti i nostri amministratori sono dei folli litigiosi difensori dei propri interessi. “Litigi e veleni non portano da nessuna parte”. Lasciatemelo dire, era ora che qualcuno dei nostri governanti facesse uso di moderazione e di senso di responsabilità. Sentitelo: “Basta con le chiacchiere e con le beghe politiche”. Ma chi è? E dov’era fino a ieri? “Nelle condizioni in cui di trova il Paese bisogna essere più calmi, ragionare a freddo per il bene dei cittadini”. Ma chi sarà mai questo talebano della pace politica? “Berlusconi a volte sbaglia i toni. Gli dirò di darsi una calmata. E voglio parlare con Veltroni per fargli capire che dialogare serve anche a loro”. Vi rendete conto? Riuscite a cogliere la sensibilità politica, il senso della moderazione, la classe da statista? Come? Sono le ultime dichiarazioni di Umberto Bossi? Va bene, si scherzava. Scusate se vi ho fatto perdere tempo.

[csf ::: 08:25] [Commenti]
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Un vero duro questo Ratzinger. Non un morbidone come Napolitano. Così quando ha visto che Berlusconi ha in animo di modificare il diritto canonico, su suggerimento di monsignor Ghedini, introducendo un emendamento alla prossima enciclica che consenta l’accesso alla comunione anche ai divorziati, nel caso si tratti di alte cariche istituzionali, si è messo di traverso e ha detto che non c’è niente da fare. Tra divorzio e comunione resta incompatibilità. Ratzinger sa come è fatto Berlusconi. Gli dai la mano e si prende il braccio. Al Papa è giunta voce che Berlusconi vuole introdurre l’immunità parlamentare per alcuni peccati mortali che gli interessano particolarmente, il concubinaggio, il libertinaggio e il falso in bilancio. In alternativa si accontenterebbe della prescrizione. O il confessore ti dà la penitenza entro limiti di tempo accettabili oppure scatta l’assoluzione automatica. Una specie di silenzio assenso. Ma niente da fare. Appena saputo che Ratzinger ha detto no Berlusconi prima si è lamentato di essere stato frainteso dai giornalisti comunisti dell’Osservatore Romano poi ha denunciato il complotto dei vescovi rossi. “L’assoluzione”, ha detto, “me l’hanno data i cattolici che mi hanno eletto. Lasciatemi comunicare”.

[csf ::: 08:16] [Commenti]
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Boris Becker si lamenta ed ha ragione. Gli incontri di tennis fra Maria Sharapova e Serena Williams sono quanto di più simile al sesso si possa immaginare. Ogni colpo è un urlo, un gemito, un lamento. Se guardi la partita ad occhi chiusi ti sembra di essere collegato con una chat erotica. Bisogna correre ai ripari prima che le due campionesse corrompano i nostri giovani. “Bisogna fermarle, non si può andare avanti così”, ha dichiarato Boris. “C’è qualcosa di sessuale nei loro match”. I loro mugolii sono “troppo sexy e inappropriati”, bisogna vietarli. C’è da chiedersi perché, ma soprattutto c’è da chiedersi come. Oltre al giudice di sedia e a quello di linea bisognerebbe aggiungere un giudice di voce che analizzi le emissioni vocali delle due porcaccione. Che intervenga ogni tanto, interrompendo il gioco e sanzionando: “Guardi Sharapova che questo non è un servizio, questo è un orgasmo. E a lei, Serena, chi ha insegnato a giocare? Rocco Siffredi?” Boris è convinto che l’andazzo vada stoppato. Anche perché dopo la sua denuncia le tribune sono sempre più affollate. Tutti uomini, tutti eccitatissimi, tutti che gemono insieme alle due tenniste. Le quali, prima della partita, fanno dei lunghi riscaldamenti. Come sempre. Ma adesso li chiamano preliminari.

[csf ::: 08:15] [Commenti]
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