- 15 Luglio 2009
Fermo restando che un partito che dichiara di essere aperto verso la società dovrebbe essere aperto verso la società;
fermo restando che se uno si vuole iscrivere a un partito che dichiara di essere aperto verso la società dovrebbe potersi iscrivere;
fermo restando che un partito che si dichiara aperto verso la società dovrebbe accettare come nuovo iscritto anche chi parla male del detto partito;
fermo restando che se un partito aperto verso la società ha paura di un nuovo iscritto, chiunque sia, non è all’altezza di un partito aperto verso la società;
fermo restando che le norme che regolano l’iscrizione al detto partito aperto verso la società e quelle che regolano le autocandidature per le primarie per l’elezione del nuovo segretario non consentono effettivamente l’iscrizione di chiunque e in qualsiasi momento si voglia;
fermo restando che le richieste di iscrizione a volte posso sembrare delle provocazioni più che delle entusiastiche dimostrazioni di voler entrare a far parte del partito aperto verso la società;
fermo restando che anche questa volta il partito che si dichiarava aperto verso la società ha dimostrato di essere litigioso e incerto più che realmente aperto verso la società;
fermo restando tutto ciò, ma Beppe Grillo non poteva decidersi prima?
- 6 Luglio 2009
Una cosa incredibile e una credibilissima. Comincio da quella incredibile. Carlo Giovanardi ha detto una cosa giusta: “Bisogna regolarizzare le badanti”. Sono circa 500 mila in Italia. E adesso la cosa credibilissima. E’ intervenuto Roberto Calderoli, si fa per dire ministro, l’autore della famosa “porcata”, per dire le sue ovvie banalità razziste. E cioè che la maggior parte delle badanti sono finte e che in realtà si occupano di droga e prostituzione. Non contento di aver fatto il pieno quotidiano di sciocchezze ha detto anche che l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che ha criticato il decreto sulla sicurezza, è un membro dell’opposizione (anche fosse, e allora?) e che chi non è regolare in Italia è perché non vuole, così non paga le tasse e i contributi. Di tutti i danni che ha fatto Berlusconi in Italia questo è uno dei più spettacolari: aver fatto diventare ministro Roberto Calderoli
- 29 Giugno 2009
L’hanno beccato all’uscita dell’autostrada Milano-Torino. Gli hanno fatto la prova del palloncino ed hanno scoperto che aveva un tasso alcolico di 0,8 mentre quello consentito è di 0,5. I carabinieri gli hanno subito ritirato la patente. Lui si è difeso bene. Ha detto: sono un sacerdote, ho detto quattro messe, ho bevuto perciò quattro volte Vin Santo. I carabinieri non ci hanno voluto sentire e il sacerdote ha annunciato il ricorso al giudice di pace. E’ già molto che non abbia detto che si trattava di un complotto di carabinieri comunisti, scusa che di questi tempi va molto. Ma mi restano alcune perplessità. La prima è: perché i giornali non hanno riportato il nome del sacerdote? Solo la Repubblica si è azzardata a mettere le iniziali, M.C.. Gli altri nulla. Solo che si tratta di un prete originario di Bologna. Roba di privacy? E se io fossi il genitore di un bambino che di tanto in tanto affido alla guida del prete beone? E’ più importante la privacy del sacerdote o la vita di mio figlio? La seconda: il vino è parte di un miracolo in quanto si trasforma nel sangue di Gesù Cristo. Non vorrei apparire blasfemo. Ma mi sembra proprio la prima volta che il sangue di Cristo causa il ritiro della patente. La terza: d’accordo, quattro messe, ma proprio Vin Santo doveva usare? Non bastava un normalissimo Novello a bassa gradazione? Va bene, non è periodo di Novello. E un semplice Grignolino?
- 23 Giugno 2009
Marco Follini, che una volta era di centro destra e che adesso non solo è di centro sinistra ma è anche uno dei nomi grossi del Partito Democratico, è intervenuto sul problema delle primarie e del prossimo congresso. In un Paese dilaniato dalle elezioni che hanno spaccato l’Italia in due più del treno merci deragliato a Prato, in un Paese dove il premier non vuole ammettere di essere in declino e il leader dell’opposizione dice che le elezioni non potevano andare meglio per la sinistra, va bene tutto. Ma mi chiedo come faccia Follini ad essere contento che le primarie si svolgeranno sostanzialmente fra due soli contendenti, che lui chiama, il furbetto, Effe e Bi. Primo dilemma, chi saranno? Fassino e Bindi? Binetti e Fioroni? Mah. A me piacerebbe che, così, anche per scherzare, si invitasse la gente a votare chiunque, liberamente, secondo coscienza, magari solo per contarsi, per togliere ai politici le decisioni e riconsegnarle alla base. D’Alema, Veltroni, Rutelli, Fassino, Franceschini, Bersani, Letta, Bindi, Prodi, Parisi, Cofferati, Soru e perché no Serracchiani. Chi vorreste come segretario del Pd? Si correrebbe il rischio di avere delle sorprese. Proprio quello che nessuno vuole.
- 16 Giugno 2009
Vantarsi dei propri meriti è un diritto. Esagerare, magari, non è una grande idea. Ed ecco Davide Mengacci che non può fare a meno di ricordare alle masse italiane che tutto ciò che tocca diventa oro. Prendi Mara Carfagna. Una volta era una attrice, diciamo così. Partecipava a trasmissioni televisive. Tra queste la Domenica del Villaggio. Condotta da Mengacci. Il Pigmalione. L’uomo che ama le donne e porta loro fortuna. Se Mara Carfagna ha fatto carriera, è diventata ministro, lo deve a lui. “Finora ho portato bene alle mie collaboratrici”, dice Mengacci. E che dire di Barbara Matera? Addirittura deputata europea è diventata dopo aver fatto “Fornelli d’Italia” con lui. “E’ perché io scelgo le mie collaboratrici per delle caratteristiche mentali prima che fisiche. Io nei miei programmi non prendo velinacce, smandrappate”. Mengacci non prende né velinacce né smandrappate. Quelle che prende diventano come minimo parlamentari. Donne siete avvertite. Se volete darvi alla politica fate le veline per Mengacci. In alternativa festeggiate i 18 anni a Casoria.
- 8 Giugno 2009
La foto l’ha pubblicata “La gazzetta di Lecco”. Il ministro del Turismo, Michela Brambilla, alla festa dell’Arma dei Carabinieri, a Lecco, due settimane or sono, dopo l’inno nazionale, mentre i militari salutavano militarmente (ovvio), salutava col braccio teso, ma proprio teso, con la mano tesa, ma proprio tesa. A volere essere maligni si potrebbe pensare ad un saluto romano, ma proprio romano, quasi fascista, ma proprio fascista. Il ministro del Turismo, Michela Brambilla, se la prende con la sinistra che ha criticato il gesto.
Dice: “Questa sinistra fa proprio ridere. Non avendo argomenti politici, i nostri avversari si sono ridotti a misurare l’angolazione del mio gomito quando saluto i cittadini o a calcolare l’altezza delle mie braccia”. Come darle torto? Un ministro non può salutare a braccio teso che subito la sinistra misura l’angolazione del gomito (che per altro non c’è perché il braccio è teso) e calcola l’altezza del suo braccio (altissimo). Ma ci sarebbe venuto in mente di pensare ad un saluto romano. A noi.
- 1 Giugno 2009
Non si dica che il premier non ha chi lo difende. Mara e Flavio sono subito accorsi in suo aiuto ma il più generoso è stato Marcello. Il padre fondatore di Forza Italia ha detto che lui, grande amico del Cavaliere, minorenni a Villa Certosa non ne ha mai viste. Al giornalista del Corriere ha detto che in queste feste sarde Silvio balla e scherza tra cactus e agrumi. “Non l’ho mica capito perché vi ostinate a immaginare che alle feste di Villa Certosa accada chissacché…”. Ma non basta. A queste feste c’è grande generosità. «Gelati e pizze gratis per tutti”. Il colpo vincente. Gelati e pizze gratis per tutti. Qualcuno ha ancora voglia di parlare male di Silvio? Ma allora è malafede. Io posso testimoniare che alle feste di Franceschini le piadine vengono fatte pagare un euro e ottanta l’una e che a casa di Walter Veltroni due anni fa ho chiesto durante una festa qualcosa da mangiare e mi è stata servita una combinazione supplì, peroncino e caffé a quattro euro e cinquanta. Iva esclusa. Quando ho chiesto un gelato mi è stato detto che c’era una gelateria dietro l’angolo. E già che c’ero, se avessi potuto prendere un paio di chili di cioccolato, nocciola e panna montata…
- 27 Maggio 2009
Meno male che c’è l’Umberto a didendere il Cavaliere. Sotto l’attacco concertato di giudici, antiberlusconiani e comunisti in genere Silvio trova consolazione nelle ponderate dichiarazioni di Bossi. Noemi? “Una grande montatura. Berlusconi i suoi anni li ha”. Come dargli torto? L’anagrafe è l’anagrafe anche se Berlusconi non ama questa linea di difesa. Continua il suo difensore: “Vabbè, c’è il Viagra ma io ci credo poco”. E qui il pensiero bossiano ci fa nebuloso. Non crede nei progressi della farmacologia? Oppure pensa che nemmeno con il Viagra il Cavaliere potrebbe farcela? Ma poi si spiega meglio: “Ad un politico non avanza il tempo per andare con tutte quelle donne”. Ah, ma allora è solo una questione di impegni. Se avesse più tempo…No, non è una questione di tempo . E’ che c’è sempre un sacco di gente. “Io”, conclude Bossi (e qui mi immagino la faccia del premier leggendo le sue parole) “non riesco a stare solo nemmeno al gabinetto. Figurarsi per fare sesso”. Ma non dice “fare sesso”. E’ la signorilità della Seconda Repubblica.
- 20 Maggio 2009
Paola Binetti, leader “teodem” , appassionata dell’Opus Dei, capitata all’interno di una formazione politica, il Partito Democratico, proiettata verso il futuro, se l’è presa con Gianfranco Fini, leader di quello che è rimasto della pattuglia di ex fascisti transitati in An prima e nel Pdl poi. Uno si immagina: sinistra contro destra. No. Paola Binetti se la prende con Gianfranco Fini perché è troppo comunista e si ispira all’Unione Sovietica. Ha detto Fini: “Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso”. Sembrerebbe semplicemente un laico, ma per la Binetti è un leninista. Facile scavalcarlo a destra. E’ vero, esiste la destra della sinistra e la sinistra della destra. Ma può la destra della sinistra collocarsi a destra della sinistra della destra? In una nazione dove è consigliato vivamente dire che Dio esiste, non solo è vietato dire che Dio non esiste, ma è anche considerato scandaloso sostenere che l’esistenza eventuale di Dio non deve ispirare le leggi di uno Stato laico. Perfino Gasparri se la prende con Fini: “Qui si vuole imporre l’obbligo di ateismo”. Propongo uno scambio. Il Pd si prenda l’ateo Fini e molli alla destra la Binetti, con annesso cilicio. Gasparri chiama Binetti. E Franceschini ha bisogno di qualcuno che dica cose di sinistra.
- 11 Maggio 2009
Ode al cortigiano ignoto. Anzi, mica tanto ignoto. Basta poco oggi. Basta criticare il Principe e si ha assicurato un grande sputtanamento. Veronica si lamenta del marito e annuncia il divorzio? Alè, ecco pronto un bel servizio in prima pagina con le foto delle sue tette nude. Monica Guerritore presta il suo volto e la sua voce a Veronica durante Annozero? Alè, anche lei viene additata al pubblico ludibrio attingendo alla sua vita privata e ai suoi amori. Beatrice Borromeo si permette di criticare il Principe e i suo cortigiani protestando contro la censura che ha dovuto subire? Alè, colonne di insulti e di allusioni. Perfino una foto, pubblicata da “Chi”, giornale del Principe, in cui il suo fidanzato la tocca, dimostrando al di là di ogni dubbio che Beatrice è una poco di buono.
E’ un destino delle donne. Non possono criticare senza subire una ritorsione non sui contenuti ma sulla loro vita privata o sulla loro sessualità. I picchiatori mediatici sono pronti, con le loro foto, con le loro allusioni, con i loro articolini che ricordano alle fanciulle i loro trascorsi amatori. Se è un uomo che attacca, al massimo qualche insulto. Ma l’uomo merita risposte sulle sue argomentazioni. Se è una donna che critica, i picchiatori mediatici passano subito alla derisione ammiccante e all’insulto sessuale. L’uomo al massimo è uno stronzo. La donna è una puttana.