- 8 Giugno 2009
La foto l’ha pubblicata “La gazzetta di Lecco”. Il ministro del Turismo, Michela Brambilla, alla festa dell’Arma dei Carabinieri, a Lecco, due settimane or sono, dopo l’inno nazionale, mentre i militari salutavano militarmente (ovvio), salutava col braccio teso, ma proprio teso, con la mano tesa, ma proprio tesa. A volere essere maligni si potrebbe pensare ad un saluto romano, ma proprio romano, quasi fascista, ma proprio fascista. Il ministro del Turismo, Michela Brambilla, se la prende con la sinistra che ha criticato il gesto.
Dice: “Questa sinistra fa proprio ridere. Non avendo argomenti politici, i nostri avversari si sono ridotti a misurare l’angolazione del mio gomito quando saluto i cittadini o a calcolare l’altezza delle mie braccia”. Come darle torto? Un ministro non può salutare a braccio teso che subito la sinistra misura l’angolazione del gomito (che per altro non c’è perché il braccio è teso) e calcola l’altezza del suo braccio (altissimo). Ma ci sarebbe venuto in mente di pensare ad un saluto romano. A noi.