Fabrizio Cicchitto, l’uomo che, quando era socialista lombardiano, cioè socialista veramente di sinistra, si iscrisse alla P2 e, quando fu preso col sorcio in bocca, disse a Lombardi che lo aveva fatto per paura ma non disse mai per paura di che cosa, oggi che è vicecoordinatore di Forza Italia ogni tanto si lascia andare a esternazioni pregne di etica. L’ultima è sull’amnistia proposta da Mastella. “Forza Italia condivide da tempo questa idea. Noi raccogliemmo a suo tempo l’appello fatto in Parlamento da Giovanni Paolo II”. Ricordate quell’appello? Mille parlamentari si alzarono in piedi commossi ad applaudire per minuti. Poi nessuno fece niente. Cicchitto ha perso un’occasione di spiegarci perché l’appello del Papa, raccolto da Forza Italia, che era al governo, non sia mai diventato un’amnistia.

[csf ::: 09:40] [Commenti]
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A Torino i magistrati che indagano sulle scommesse hanno sentito il dirigente italiano del sito web inglese Eurobet. Oggi in Internet si può scommettere praticamente su tutto. Ed è quello che faceva Gianluigi Buffon, il portiere della nazionale italiana. Tutto legittimo. O meglio, sarebbe legittimo per me e per voi. Ma un calciatore non può scommettere secondo la legge sportiva. Buffon si difende con vigore: da quando è vietato, non ho più scommesso. Per questo i giudici hanno chiesto ad Eurobet di cercare le scommesse di Buffon. Ma Eurobet dice che non può perché non conosce l’username usato da Buffon. A volte la gente si complica la vita. Basterebbe che Buffon avesse detto ai giudici: questo è l’username che ho usato, controllate, vedrete che ho ragione. Ma voi lo sapete come sono i portieri. Si dimenticano le cose più elementari.

[csf ::: 12:04] [Commenti]
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Mi dicevo: Cazzullo ce la farà. Aldo Cazzullo è un ottimo giornalista e riuscirà a far dire cose sane e comprensibili a Ciriaco De Mita. Ebbene, per quasi 5 mila battute, l’impresa, di difficoltà titanica, sembrava compiuta. Cazzullo aveva sbrogliato con finezza la matassa ingarbugliata del pensiero demitiano. Aveva con abilità doppiato il capo della “qualità e quantità della proposta” e gli aveva perfino consentito, con signorilità, una citazione di Aristotile (“mi raccomando: con la “i”). Ma verso la fine, felice per aver portato a casa il risultato, Aldo Cazzullo ha abbassato la guardia. E’ bastato un attimo. Ciriaco De Mita è tornato quello di una volta. “Non vorrei qui apparire sofista”…Cazzullo ha cominciato a barcollare. “E qui non vorrei apparire parmenideo”…Cazzullo si è accasciato. L’avellinese ha vinto per ko all’ultima ripresa.

[csf ::: 08:34] [Commenti]
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Per formare un gruppo parlamentare alla Camera sono necessari 20 deputati. Cinque formazioni (Rosa nel pugno, Udeur, Psi-Dc, Verdi e Comunisti Italiani) non hanno questi numeri e di conseguenza non hanno questo diritto. Di conseguenza i loro deputati dovrebbero iscriversi nel gruppo misto. Ma l’ufficio di presidenza della Camera ha concesso una deroga a tutti e cinque. Io pensavo che il centro sinistra procedesse a passi spediti verso il Partito Democratico e quindi verso l’unificazione. Invece vedo che procede spedito in senso opposto avendo l’Ulivo votato compatto in tal senso. Decisivo è stato il voto di Bertinotti, il presidente della Camera, che tradizionalmente non vota in casi del genere. Diciamolo: il centro sinistra non comincia bene. E nemmeno Bertinotti. Lui che è così attento all’eleganza, stavolta si è distratto.

[csf ::: 08:29] [Commenti]
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Padre Antonio Gambale è un cappuccino, amico fraterno e confessore di Luciano Moggi. Vive a Gesualdo, in provincia di Avellino e da lì segue le vicende della sua pecorella. Che non è una pecorella “smarrita”, secondo lui. E’ una pecorella perseguitata, secondo un classico copione che scatta tutte le volte che un potente viene sospettato di qualche cosa vergognosa. Ovviamente Moggi non è colpevole di niente. Nessuno è mai colpevole di niente in Italia, un Paese in cui ormai il livello etico è sotto le scarpe ma mai che ci fosse uno straccio di colpevole riconosciuto. “Tutto finirà in una bolla di sapone”, ha spiegato il cappuccino preferito di Moggi. E le telefonate intercettate? “Conversazioni ironiche”, ha detto. E come mai succede tutto questo? “Invidia”. Dio mio, che fine hanno fatto i cappuccini di una volta?

[csf ::: 12:06] [Commenti]
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Stefania Craxi, visibilmente emozionata, si è concessa alle domande di Daria Bignardi per una “intervista barbarica”. Daria, come al solito, è stata precisa e anche pungente. Non si è lasciata andare a un facile buonismo e si è comportata da perfetta intervistatrice ricordando anche la contraddizione fra una figlia Craxi eletta in una coalizione perdente a fronte di un figlio Craxi trombato in una coalizione vincente. Un’intervista, alla fine, corretta, interessante e anche imbarazzante, come in fondo dovrebbero essere tutte le interviste. Io stesso, quando ho intervistato Stefania, ero diviso tra la voglia di approfondire, incalzare, scavando fra le contraddizioni e la tentazione di arrendermi al suo diritto di essere solo e semplicemente figlia, anzi, orfana. Poi, a Daria, ha detto: “Io, quando ho deciso di scendere in campo…”

[csf ::: 09:27] [Commenti]
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Ed io che credevo che votassero le persone. Devo darvi una brutta notizia. Gli elettori non contano più niente. Secondo Renato Brunetta, veneziano, economista di vaglia ed europarlamentare di Forza Italia, onnipresente partecipante a tutti i talk show del mondo, non votano gli elettori. Vota il prodotto interno lordo. E come ha votato il Pil alle ultime elezioni vinte dal centrosinistra? “L’80 per cento del Pil ha votato centrodestra”, ha decretato Renato Brunetta. Adesso chi ha il coraggio di andare a dirlo a Prodi? Dopo l’accusa di brogli, dopo la minaccia di rifare le elezioni all’estero, dopo la richiesta di ricontare tutti i voti, ecco che a Prodi tocca scoprire che ha vinto le inutili elezioni in cui hanno votato gli italiani e ha perso quelle fondamentali in cui votava il Pil. E se andassimo a controllare come ha votato l’Irpef?

[csf ::: 09:32] [Commenti]
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Aveva lavorato per anni e alla fine ci era riuscito a dare il voto agli italiani all’estero. Mirko Tremaglia aveva dovuto lottare contro opposizioni e pregiudizi. Ma perché devono votare persone che non pagano le tasse in Italia? Ma perché debbono votare persone molte della quali non ricordano nemmeno la lingua madre? Alla fine ce l’aveva fatta sussurrando alle orecchie dei suoi alleati che erano tutti voti di destra. La chiamano eterogenesi dei fini. E’ successo esattamente il contrario. Un golde-autogoal perché quei quattro seggi andati all’Ulivo sono stati determinanti per dare la vittoria ai suoi avversari. Ma avete capito chi è Tremaglia? E’ quel ministro di An che su carta intestata del suo ministero aveva scritto: “Povera Europa: i culattoni sono in maggioranza”. Evidentemente i culattoni sono in maggioranza in tutto il mondo. E l’hanno punito.

[csf ::: 08:47] [Commenti]
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Cara Antonella Clerici, benedetta donna, lei mi piace. Quando l’ho vista alle prese con l’intervistatrice barbarica Daria Bignardi mi sono divertita molto. Lei era spiritosa, disinvolta, autoironica. Ho riso sentendola ripetere la splendida e sospetta gaffe di quando, invece di dire “Non so stare senza calcio”, disse “Non so stare senza cazzo”. Grazie quindi di avere inaugurato i pacchi che furono di Bonolis e di Pupo presentandosi vestita tutta di rosa come una confezione di confetti di battesimo. Lei stessa ha commentato: “Sono veramente ridicola”. Mi consenta di non essere d’accordo. Lei era splendida. Di questi tempi l’agghiacciante alternativa poteva essere Loredana Berté col suo funereo vestito da sposa di tulle nero col quale si è presentata a Sanremo. Anna Oxa, la Morticia della canzone italiana, al suo confronto sembrava Alice nel Paese delle meraviglie.

[csf ::: 12:18] [Commenti]
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“Mia sorella è notoriamente la migliore giornalista che abbia la Rai”. Parola di Rocco Buttiglione, ministro per i Beni e le Attività culturali. Sua sorella, Angela, storica conduttrice del Tg1, attualmente direttore della testata giornalistica regionale della Rai, è una bravissima giornalista. Può anche darsi che sia la più brava della Rai. Purtroppo è Rocco Buttiglione che notoriamente non è il massimo dell’eleganza. Spero che Angela abbia telefonato a Rocco e lo abbia strigliato. Intanto segnalo a Rocco che mia sorella è notoriamente la migliore giornalista di Perugia. Forse lei sarebbe felice che io lo imitassi e andassi in giro a dichiarare pubblicamente la mia stima per lei. D’altra parte conosco molta gente che ha sorelle notoriamente eccezionali ma nascondono la loro notoria bravura. Non fanno come Rocco. Notoriamente.

[csf ::: 09:20] [Commenti]
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