- 8 Settembre 2008
A Maria Stella Gelmini ne hanno dette di tutti i colori. E prima le intercettazioni che tutti sapevano che cosa contenessero ma nessuno pubblicava, forse, magari, chissà, anche perché non esistevano. E poi quella storia del ritorno al grembiulino. E poi quella storia del ritorno ai voti. E poi quella storia del ritorno al maestro unico. E lei sempre lì, forte, decisionista, il ministro sono io e decido io. Confesso, mi era piaciuta. Non c’è più gran rivoluzionario di un reazionario spinto. Aspettavo con ansia il giorno in cui avrebbe reintrodotto i calamai e i pennini. E invece mi ha preso di contropiede. Aveva preannunciato il ritorno al merito (lo sappiamo no? Il 68 ha distrutto la scuola italiana) e svillaneggiato gli insegnanti meridionali. Poi si è scoperto che Ella stessa era andata a fare il concorso di Stato in quelle sedi di esami del Sud dove promuovevano tutti. Che c’è di strano? Il paraculismo in Italia è legale. In alcuni casi è perfino consigliato dal premier. Doveva proprio lei fare la pierina? Mariastella, a nome di tutti i paraculi d’Italia ti mando la nostra solidarietà. Però mettiti almeno il grembiulino e vai un’oretta dietro la lavagna. Sette in condotta. Da me. Un maestro unico.