- 30 Agosto 2006
Adesso lo sappiamo. Walter Veltroni è a disposizione. Lo ha detto ufficialmente e pubblicamente a Cortina d’Ampezzo. Nel 2011, quando scadrà il suo mandato di sindaco di Roma, non esclude un suo impegno alla guida del Paese. Noi siamo tutti felici, lo dico senza ironia. Roma è cambiata da quando Veltroni è il suo primo cittadino. In meglio. Molto. Io stesso avrei preferito lui alla guida della coalizione che ha affrontato e sconfitto Berlusconi. Con lui il centro-sinistra avrebbe vinto con più chiarezza e decisione. Ma sono un po’ turbato da alcune condizioni che Veltroni ha messo per candidarsi. Primo: elezione diretta del premier. Secondo: maggiori poteri al primo ministro. Perché? Perché non vuole passare il suo tempo a mediare. Ma la politica non è la scienza della mediazione? E soprattutto: di Berlusconi non ce n’è bastato uno?