- 13 Settembre 2007
L’Italia si divide in due: il mondo del pallone e il resto. Per il resto valgono alcune regole, leggi, comportamenti, abitudini. Per il mondo del pallone valgono altre regole, o meglio valgono le deroghe, soprattutto al buonsenso. Esempio, Gigi Riva, un mio mito. Dopo che il pubblico italiano ha fischiato l’inno francese, con la faccia contrita, ha dichiarato che era una cosa vergognosa, e fin qui come dargli torto? “Peggio dei cori razzisti”, ha detto. Peggio dei cori razzisti? Peggio della gente che considera un essere inferiore chi non ha la pelle bianca? Gigi, amore mio, c’è un limite a tutto! Il limite che non conosce nemmeno Roberto Donadoni, il mister, come dicono i calciofili. Donadoni, dopo la vittoria stentata e anche un po’ immeritata dell’Italia contro l’Ucraina, decide che come al solito la colpa è dei giornalisti, e dice che gli articoli dei giornalisti “sono aria fritta, chiacchiere che servono a riempire i giornali”. Mister, potremmo anche essere d’accordo. Ma lei però per coerenza dovrebbe restituire tutti i milioni che guadagna e ha guadagnato. Sono tutti frutto della sua bravura, certo, ma un po’ anche dell’aria fritta di cui sono pieni i giornali .