- 31 Maggio 2008
Il titolo dell’articolo dice: “Io, donna in carriera che ho fatto pace con il proprio corpo. Per anni mi sono vista brutta e poco desiderata”. Chi è questa cozza che nessuno si filava e che doveva combattere ogni ora della sua vita con la sua bruttezza? E’ Brooke Shields, 43 anni, lasciatemelo dire, grande gnoccolona. Brutta e poco desiderata. E io che cosa dovrei dire? Qualcuno venga ad intervistarmi presto, ho bisogno di dichiarare che per anni ho dovuto combattere con la mia scarsa avvenenza e con il fatto che nessuna bonazza mi strappava i vestiti di dosso. Che gioventù atroce. Ma me ne sono fatta una ragione. Quando leggo però le intreviste in cui famose strafighe sostengono che si sono sempre sentite una schifezza ho un moto di rabbia. Come se Berlusconi mi venisse a dire che si sente povero di fronte a me. Come se Totti mi dicesse che invidia il mio modo di tirare i rigori. Come se Umberto Eco mi rompesse le balle dicendomi che io sì che sono colto. Brooke, per la miseria, ringrazia il tuo dio di tutta la bellezza di cui ti ha fatto dono e non offendere le racchie che devono combattere tutti i giorni la loro pochezza estetica a colpi di intelligenza.