- 30 Maggio 2010
Caro ministro Tremonti, in tutta la storia della manovra correttiva ognuno poteva dire tutto e il contrario di tutto. Per questo non mi sono meravigliato più di tanto delle posizioni di destra e sinistra, di industriali e lavoratori, di pubblici e privati. Una sola cosa mi ha sorpreso, la soppressione delle province. Non che non sia giusta la loro eliminazione o che non sia corretto sostenere il loro mantenimento. Quello di cui non sono riuscito a capacitarmi è stata l’assoluta casualità dei principi. Vengono soppresse le province che hanno meno di 220 mila abitanti. Perché non 200 mila? Perché non 300 mila? Comunque, con questo criterio, e pur con le dovute cautele derivanti dalla diversità delle fonti, verrebbero abolite 22 province. Però non vengono soppresse le province all’interno di regioni a statuto speciale. Se ne salvano 9. Restano condannate in 13. Tra queste anche Sondrio. Bisogna salvare Sondrio. Come fare a salvare Sondrio? Semplice, basta escludere dalla soppressione le province confinanti con Stati esteri. Se ne salvano altre cinque. Ne vengono quindi condannate solo otto, tutte del centro-sud. Resta da chiedersi: perché debbono salvarsi le province confinanti con Stato estero? Dispongono forse di una guardia nazionale che può difenderci da possibile invasione? Mah. Forse solo lei, ministro Tremonti, lei che è di Sondrio, può spiegarci l’arcano.