- 8 Settembre 2015
Penserete che io sia un monomaniaco. Ma a me Mario Balotelli mi fa impazzire. Più fa scemate, più lo beccano, più promette che è l’ultima volta e più ci ricasca. I dirigenti del Milan gli hanno fatto firmare un contratto capestro in cui giurava di fare il buono. Mai più night, mai più creste colorate, mai più scherzi goliardici, mai più litigi. E poi, niente tweet, niente alcol, niente fumo, niente eccessi. Insomma, se Balotelli voleva continuare a giocare doveva diventare un bravo ragazzo. Ma bravo ragazzo non si diventa per contratto. Eppoi tra tutti i divieti mancava quello dell’eccesso di velocità. Così a Brescia i vigili urbani lo hanno beccato sulla sua Lamborghini mentre andava a 109 km all’ora. In città, dove bisogna andare al massimo a 50 km all’ora. SuperMario ha capito subito in quale casino si era andato a ficcare ed ha pregato gli agenti di non dare la notizia alla stampa prima che lui avesse potuto avvertire il suo agente. Singolare no? L’agente è come il tutore del ragazzaccio. E ancora più singolare è il fatto che effettivamente la notizia non sia stata divulgata prima che fossero avvertiti l’agente e Adriano Galliani, il grande capo del Milan. Il quale ha telefonato agli avvocati che hanno redatto il contratto per capire se doveva prendere provvedimenti. Gli avvocati lo hanno tranquillizzato. Balotelli può andare alla velocità che vuole, può fare conversioni ad U, può parcheggiare in divieto di sosta, può anche guidare senza patente. Purché non si tinga la cresta di giallo.