Non si sa bene che cosa vogliano fare. Di sicuro si sa che Montalbano potrebbe trasferirsi in Puglia visto che la Sicilia non ha più intenzione di cacciare soldi. Il problema è delicato. La serie tratta dai romanzi di Camilleri fa una pubblicità enorme alle città e alle spiagge ragusane. Per questo è giusto che la Regione Sicilia paghi. Ma non vuole pagare più e allora la Palomar, la casa di produzione, avverte che le sirene di Otranto si sono fatte sentire. Montalbano ad Otranto? Non non si può sentire! Che facciamo? Sostituiamo la mafia con la sacra corona unita? Il siciliano con il pugliese? Oppure sarà tutto un trucco e ci venderanno le spiagge del tacco d’Italia come fossero siciliane? Grande è la confusione. Perché è come girare Lawrence d’Arabia in Alto Adige. Come ambientare Manhattan ad Orvieto. Vi immaginate “Per un pugno di dollari” che si svolge sul Lago di Garda? Ogni storia ha i suoi luoghi. E’ vero che il cinema e la televisione ci hanno ormai abituato a ben altri stravolgimenti. Interi paesi texani sono stati ricostruiti in Spagna e in Italia. Ma ammesso che uno vada a vedere Vacanze in India, come potrebbe sopportare di sapere che è stato girato in Vietnam? Rivolgo perciò un accorato appello al presidente della Regione Sicilia Crocetta: raggiunga un accordo. Noi vogliamo che Vigata continui ad esistere. Sappiamo che è un paese inventato. Ma sappiamo anche che è un paese siciliano, Porto Empedocle. Non sopporteremme di sapere che Vigata in realtà è Otranto.

[csf ::: 09:01] [Commenti]
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Ricordate i berlusconiani con maglietta d’ordinanza a strisce rosse e blu a bordo del Barbarossa di Cesare Previti? Quanto furono presi in giro! Tutti vestiti uguali come scolaretti, tutti sorridenti. Clic. E ricordate la foto delle Bermuda, con Berlusconi che trascinava i suoi uomini a fare del jogging dopo averli fatti vestire tutti uguali, in bianco? Ridicoli. La sinistra intera rise, e ride ancora, di quell’aria di servilismo che emanava dalla foto. E molti si chiedevano, e si chiedono, perché mai si facciano queste foto. Tutti abbiamo il nostro momento di “stupidera” ma non è proprio il caso di andarne orgogliosi. E così ho pensato a loro, ai berlusconiani obbedienti e “in riga”, quando ho visto Renzi e gli amici di Renzi, i leader socialisti europei, tutti belli allineati, tutti vestiti uguali, pantaloni scuri e camicia bianca con maniche arrotolate e colletto aperto. Nessuno li ha presi in giro. Queste cose sono ridicole solo se le fa la destra. Se le fa la sinistra scattano i commenti storici (Ah, i gentlemen inglesi! Ah, Frank Sinatra!). Oppure i commenti sociologici (più Beatles che Rolling Stones) e perfino quelli di moda (camicia non botton down). Qualcuno ha fatto anche notare la comodità di questa divisa. Cinque minuti prima sei formal, poi ti levi cravatta e giacca, e sei casual. Ma non fatevi prendere dalla dietrologia. Niente di organizzato. Matteo Renzi si era presentato alla Festa dell’Unità di Bologna con camicia celeste. Ma quando ha visto gli altri in bianco non ha saputo resistere. Ed è corso a cambiarsi.

[csf ::: 17:05] [Commenti]
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