Meno male che c’è l’Umberto a didendere il Cavaliere. Sotto l’attacco concertato di giudici, antiberlusconiani e comunisti in genere Silvio trova consolazione nelle ponderate dichiarazioni di Bossi. Noemi? “Una grande montatura. Berlusconi i suoi anni li ha”. Come dargli torto? L’anagrafe è l’anagrafe anche se Berlusconi non ama questa linea di difesa. Continua il suo difensore: “Vabbè, c’è il Viagra ma io ci credo poco”. E qui il pensiero bossiano ci fa nebuloso. Non crede nei progressi della farmacologia? Oppure pensa che nemmeno con il Viagra il Cavaliere potrebbe farcela? Ma poi si spiega meglio: “Ad un politico non avanza il tempo per andare con tutte quelle donne”. Ah, ma allora è solo una questione di impegni. Se avesse più tempo…No, non è una questione di tempo . E’ che c’è sempre un sacco di gente. “Io”, conclude Bossi (e qui mi immagino la faccia del premier leggendo le sue parole) “non riesco a stare solo nemmeno al gabinetto. Figurarsi per fare sesso”. Ma non dice “fare sesso”. E’ la signorilità della Seconda Repubblica.

[csf ::: 08:26] [Commenti]
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Paola Binetti, leader “teodem” , appassionata dell’Opus Dei, capitata all’interno di una formazione politica, il Partito Democratico, proiettata verso il futuro, se l’è presa con Gianfranco Fini, leader di quello che è rimasto della pattuglia di ex fascisti transitati in An prima e nel Pdl poi. Uno si immagina: sinistra contro destra. No. Paola Binetti se la prende con Gianfranco Fini perché è troppo comunista e si ispira all’Unione Sovietica. Ha detto Fini: “Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso”. Sembrerebbe semplicemente un laico, ma per la Binetti è un leninista. Facile scavalcarlo a destra. E’ vero, esiste la destra della sinistra e la sinistra della destra. Ma può la destra della sinistra collocarsi a destra della sinistra della destra? In una nazione dove è consigliato vivamente dire che Dio esiste, non solo è vietato dire che Dio non esiste, ma è anche considerato scandaloso sostenere che l’esistenza eventuale di Dio non deve ispirare le leggi di uno Stato laico. Perfino Gasparri se la prende con Fini: “Qui si vuole imporre l’obbligo di ateismo”. Propongo uno scambio. Il Pd si prenda l’ateo Fini e molli alla destra la Binetti, con annesso cilicio. Gasparri chiama Binetti. E Franceschini ha bisogno di qualcuno che dica cose di sinistra.

[csf ::: 08:21] [Commenti]
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Ode al cortigiano ignoto. Anzi, mica tanto ignoto. Basta poco oggi. Basta criticare il Principe e si ha assicurato un grande sputtanamento. Veronica si lamenta del marito e annuncia il divorzio? Alè, ecco pronto un bel servizio in prima pagina con le foto delle sue tette nude. Monica Guerritore presta il suo volto e la sua voce a Veronica durante Annozero? Alè, anche lei viene additata al pubblico ludibrio attingendo alla sua vita privata e ai suoi amori. Beatrice Borromeo si permette di criticare il Principe e i suo cortigiani protestando contro la censura che ha dovuto subire? Alè, colonne di insulti e di allusioni. Perfino una foto, pubblicata da “Chi”, giornale del Principe, in cui il suo fidanzato la tocca, dimostrando al di là di ogni dubbio che Beatrice è una poco di buono.
E’ un destino delle donne. Non possono criticare senza subire una ritorsione non sui contenuti ma sulla loro vita privata o sulla loro sessualità. I picchiatori mediatici sono pronti, con le loro foto, con le loro allusioni, con i loro articolini che ricordano alle fanciulle i loro trascorsi amatori. Se è un uomo che attacca, al massimo qualche insulto. Ma l’uomo merita risposte sulle sue argomentazioni. Se è una donna che critica, i picchiatori mediatici passano subito alla derisione ammiccante e all’insulto sessuale. L’uomo al massimo è uno stronzo. La donna è una puttana.

[csf ::: 08:32] [Commenti]
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Andrea Marcenaro per “Il Foglio”- Capisco il clima elettorale, capisco tutto, ma trovo francamente esagerato che ci si scagli in questo modo contro il deputato leghista Matteo Salvini, il quale, e non mi pare in spirito razzista, ha semplicemente proposto di riservare ai milanesi i posti sulla metropolitana di Milano e di allestire carrozze speciali per extracomunitari. Tanto più che, di fronte alle solite e scontate contestazioni della sinistra, ma purtroppo anche della destra, Salvini ha precisato come la separazione tra milanesi e no, o mettiamo pure tra bianchi e neri, se così vi piace, non sarebbe per subito, ma tra dieci anni, e sempre ché la situazione non migliori.

Embè? In dieci anni possono succedere tante cose. Non mi pare che ci fosse tutto questo scandalo da sollevare, a maggior ragione dopo la precisazione dell’aggredito. E’ quasi come se un domani, mettiamo, il Salvini medesimo dicesse di se stesso: “Io? Ho proprio una bella testa”. E subito dopo precisasse: “Di cazzo”.

[csf ::: 08:28] [Commenti]
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Silvio, Noemi, Veronica, il papà e la mamma di Noemi, le veline candidate, gli avvocati divorzisti. L’Italia della comunicazione si è scatenata. Silvio candida le veline e va alla festa di Noemi, Noemi racconta del collier e delle sue frequentazioni col “papi”, “papi” smentisce come al solito, colpa dei giornalisti comunisti, i comunisti adottano Veronica, come al solito, moglie tradita e scontenta che affida all’Ansa la sua disperazione di donna e di madre, donna e madre che vorrebbe le scuse ancora una volta da “papi”, “papi” dice che stavolta si è proprio rotto e non chiede scusa ma scandida molte veline, le veline si arrabbiano, ce l’hanno con Veronica, Veronica anche, molto di più, e annuncia che è tempo di divorzio, il divozio è ciccia per i giornali, i giornali esaminano l’impero finanziario e cominciano a dire che quello va a quello e quell’altro va a quell’altro, Idra, Poggio, Holding Uno, Due, Quattro e Otto, salta fuori l’avvocata di Veronica, è la stessa di Englaro, eutanasia di un matrimonio, un matrimonio da accanimento terapeutico, qualcuno dice pure che tra moglie e marito, ci mancava pure tra moglie e marito, l’Italia è spaccata, Veronica viene spogliata sulle prime pagine, Silvio sputtanato su tutte le altre, si scoprono anche veline di sinistra, teatrino delle marionette, tutti fanno tutto, tutti fanno il tifo per tutti, le marionette si agitano, gridano, se le danno di santa ragione, i fili tendono verso l’alto ma non si vede il burattinaio. Chi? “Chi” pubblica le foto di Noemi che brinda ai suoi splendidi 18 anni con “papi” e papà (e anche mamma). Veronica e Silvio divorzieranno. Vi immaginate dopo, con “papi” signorino?

[csf ::: 08:23] [Commenti]
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