- 5 Marzo 2012
Che noia. Sapevamo che sarebbe arrivato questo momento, ma speravamo di sbagliarci. Umberto Bossi, dopo aver votato tutte le leggi ad personam possibili, dopo aver difeso Berlusconi oltre il difendibile, e sempre per un piatto di lenticchie, ora scopre che Berlusconi è come Mussolini. Ricomincerà con tutto il suo repertorio di offese nel quale si distinse già ai tempi del ribaltone quando arrivò a definire il suo ex alleato “il mafioso di Arcore”? Solo i cretini non cambiano idea, dicono sempre quelli che cambiano idea. Io una volta mi ero specializzato in interviste sul tema dei voltagabbana. Credetemi: ne ho sentite di tutti i colori. Ma sentire Bossi che dice che Berlusconi è come Mussolini mi fa venire il latte alle ginocchia, come avrebbe detto mia nonna. Quello che mi ha sempre disturbato dei voltagabbana non è tanto il fatto che cambino idea. E’ che lo fanno con disinvoltura, come se niente fosse. Non si giustificano, non chiedono scusa. E cominciano ad insultare i loro precedenti compagni di percorso. Fino alla successiva mossa. Quando diranno che non è vero niente, che sono stati capiti male, che il loro pensiero è stato travisato. Bossi dirà che Berlusconi non è mafioso, non è fascista e che lui non ha mai pensato cose del genere. E che lui è un alleato fedele e leale del Cavaliere. E poi un giorno cambierà idea e dirà che è come Pol Pot. E poi un giorno dirà che non è vero, che il suo pensiero è stato travisato. E poi un giorno…Che noia.