- 6 Novembre 2012
I giornalisti, se scomparissero, renderebbero felici tantissime persone. A parole tutti si dichiarano a favore della stampa e fanno grandi elogi alla funzione democratica dell’informazione. Sono tutti d’accordo, a parole, che senza la stampa la politica ed i poteri forti si comporterebbero malissimo. Ma perché tante lodi e tanti complimenti? Forse perché i giornalisti, alla fin fine, non sono poi quei tremendi cani da guardia dei diritti dei cittadini e dei soprusi dei potenti? Ma comunque, nei fatti, nessuno del mondo della pubblica amministrazione li gradisce ugualmente. Ricordate Massimo D’Alema quando invitava la gente a non comprare i giornali? Eppure era un leader della sinistra garantista. E Silvio Berlusconi per il quale tutti i giornalisti sono pericolosi comunisti? Eppure era un leader della destra liberista. L’ideologia non fa distinzioni. Ma adesso ci si mette anche Elsa Fornero, governo tecnico, né destra né sinistra. Va a parlare con i giovani industriali e chiede che escano i giornalisti. I giornalisti non escono ed Elsa dice: “Sarò costretta a pesare ogni parola e a parlare lentamente. Parli 40 minuti e dici cose sensate. E poi ti scappa una parola ed è quella che fa il titolo del giornale. Come dire: a voi giovani industriali posso dire delle scemate. Posso parlare anche senza pensare. Ma ai giornalisti no. Ecco, questo non faceva parte dei 40 minuti di cose sensate. I giornalisti ci sono rimasti male. I giornalisti sono come i giovani. Sono choosy.