- 8 Gennaio 2006
Leggo l’agghiacciante frase di Massimo D’Alema sull’Unità: “Siamo l’unico Paese al mondo in cui leggendo su un giornale di proprietà della famiglia del premier la trascrizione illegittima della intercettazione telefonica di un leader dell’opposizione, anziché scattare su e denunciare lo scandalo, l’attentato alla democrazia, si discute del contenuto della telefonata”. Il presidente, come al solito, se la piglia con i giornalisti. Se un giornale pubblica la registrazione di una telefonata, il problema non è che cosa si dicono i due telefonisti – che ci frega – ma il fatto che la pubblicazione è illegittima. Sembra di ascoltare Berlusconi e Previti. Se la strada è quella del collegio difensivo di Forza Italia-Publitalia-Fininvest io già intravedo la prossima mossa di D’Alema: si tratta di un complotto dei giudici comunisti.