- 4 Novembre 2007
Non sono certo d’accordo con Antonio Padellaro, direttore dell’Unità quando scrive che “camerata è per sempre”. Dal fascismo si può guarire tanto è vero che sono guariti molti intellettuali, molti giornalisti, molti politici, ieri affezionati sostenitori di Mussolini, oggi militanti della sinistra anche estrema. Ma certo alcuni ce la mettono tutta per convincere i loro simili che fascisti sono nati, (e razzisti, e integralisti, e intolleranti), e fascisti, intolleranti e razzisti moriranno. Prendiamo per esempio Fini, il capo di tutti gli ex fascisti o quasi. Il mondo politico ha fatto a gara per sdoganarlo e lui anche ha compiuto qualche passo in direzione della democrazia. Ma poi, forse per paura di perdere troppi elettori, ogni tanto si lascia andare alle vecchie voglie. E così entra a gamba tesa nella polemica sui rumeni. Integrarli? Ma come si fa? E’ impossibile integrare chi considera pressoché lecito e non immorale il furto. Vabbé – tu dici – questa frase deve averla coniata quando Cirino Pomicino, Craxi, Dell’Utri furono investiti dal ciclone giustizialista e condannati per aver commesso uno o più reati. Tu ti immagini che Fini abbia subito detto in quelle occasioni: è impossibile integrare Previti o De Michelis che considerano pressoché lecita e non immorale la corruzione. Eppure no: cerca e ricerca non risulta nessuna dichiarazione del postfascista in tal senso. I corruttori è possibile integrarli. I ladri, mi dispiace, no. E se poi sono rumeni non resta che legnarli.