- 29 Settembre 2008
E prima il grembiulino, e poi il 5 in condotta, e poi il maestro unico, e poi il ritorno del merito e poi l’attacco ai maestri meridionali. E pensare che all’inizio a me Maria Stella Gelmini piaceva. Ma adesso non se ne può più. Adesso sembra una piccola Brunetta, una brunettina, che gode nel prendere decisioni impopolari. Ma chi l’avrebbe immaginato che se la sarebbe presa anche con i bambini? Se un bambino in prima elementare avrà anche un solo cinque sarà bocciato, senza possibilità di riparare. “Signora mia, suo figlio deve ripetere la prima, non sa fare le aste”. “Sa che le dico signora maestra? Faccio ricorso al Tar”
Inflessibile, Maria Stella vuole che il bambino ignorante ripeta la prima. E non si fermerà qui. Già tremano i bambini dell’asilo. Se non impareranno bene le canzoncine saranno bocciati. Anche due o tre anni di seguito. E’ ora di finirla col permissivismo settantottino. E non parliamo degli asili nido. Chi si farà la cacca sotto avrà l’insufficienza in condotta. E che i genitori non vengano a protestare. Se fosse per loro, i figli crescerebbero come degli smidollati. Si comincia coi pannolini sporchi e si arriva ignoranti all’università. E poi come faranno i cervelli italiani a fuggire all’estero?