- 15 Settembre 2009
Era al funerale di Mike, d’accordo, era emozionato e commosso. Era davanti a migliaia di persone, d’accordo, il palco spesso fa dire cose che travalicano il proprio pensiero. C’era il ricordo, un po’ fastidioso, dell’ultimo episodio della loro amicizia, quando lo aveva di fatto “cacciato” da Mediaset, un ricordo che non lo aiutava ad essere sereno. C’erano molti vip, e questo contribuiva forse a fargli perdere un po’ il controllo delle proprie parole. Si sarebbe sentito più a suo agio se avesse potuto raccontare una delle sue barzellette preferite. Ma c’era un limite a tutto. Era anche un momento politicamente delicato, un momento in cui si sentiva impegnato ad insultare i propri avversari politici e a difendersi dagli insulti dei propri avversari politici. C’erano mille giustificazioni, insomma. Perché le tv presenti per diffondere la cerimonia erano tante. E poi prima di lui avevano parlato dei mostri dello spettacolo, Fazio, Baudo, Fiorello. Fiorello, il compagno di giochi di Mike, lo aveva imitato. “A Mike piaceva tanto ridere”, aveva detto Fiorello e poi, con la sua voce: “Hai visto? Mi hanno dato il Duomo di Milano, eh? A Baudo non l’avrebbero mica dato”.
Mille giustificazioni. Ma è incredibile quello che ha detto Silvio Berlusconi alla fine del suo intervento a piazza del Duomo, al funerale di Mike Bongiorno. Ha detto: “Era un eroe della nostra Resistenza, di quel movimento che ha restituito a noi la dignità e la libertà”. Ma come, la libertà? La libertà ce l’hanno restituita i comunisti? Ma non ce l’aveva restituita Forza Italia?