Io lo so che voi abitate in città e quindi dei problemi dei contadini un po’ ve ne fregate. So anche che le leggi italiane sono a volte giuste, a volte sbagliate. Ma sempre assolutamente incomprensibili. Quindi sto per affrontare un tema improponibile. Eccolo. Sembra che per adeguare le nostre norme alle direttive europee un po’ di tempo fa sia stata modificata la legislazione in tema di rifiuti. Tra i cambiamenti sembra sia passato il principio che sfalci e potature debbono essere considerati a tutti gli effetti “rifiuti”. Dico “sembra” perché sono andato a leggermi la legge e non ci ho capito proprio niente. Ma diamo per scontato che ciò sia vero (e conviene darlo per scontato perché tutte le autorità, dai carabinieri ai prefetti, lo hanno dato per scontato). Se le potature sono rifiuti, poiché i rifiuti non si possono bruciare, chi le brucia commette un reato penale piuttosto grave. Ecco il punto: non è un vostro problema, è un problema dei contadini. Ma vi immaginate i contadini che prendono la potatura degli olivi o delle vigne e la portano nei cassonetti? Risultato: le potature rimangono nei campi e i rischi di incendi si moltiplicano. Racconto questa storia, anche se a voi non interessa, perché interessa solo i contadini, per evidenziare quanto sia difficile il mestiere di legislatore. Il parlamentare guadagna molto, è vero. Ma ha a che fare con materie complesse ed è costretto a scrivere articoli e commi incomprensibili. E quando qualcuno poi li comprende, si accorge che sono delle grosse stupidaggini.

[csf ::: 06:54] [Commenti]
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