- 28 Gennaio 2008
Che strano tipo questo ex presidente Scalfaro. Da giovane sembra che schiaffeggiasse le signore con troppo seno di fuori. Poi fu uno dei leader democristiani più democristiano. In tarda età è divenuto l’idolo dei girotondini grazie al suo odio per Berlusconi. Qualche giorno fa si è interrogato pensoso sulla vicenda Mastella e sul Corriere della Sera, intervistato da Marzio Breda, ha calato l’inquietante ed originale domanda: “Ma gli arresti domiciliari della moglie di Mastella dovevano scattare proprio in un momento così particolare?” Certo: il solito problema della giustizia ad orologeria. Dov’era l’urgenza? Non sarà che…Non resta che andare a vedere quale fosse questo momento così particolare. Lo racconta Scalfaro stesso. Quel giorno i nuovi agenti di polizia penitenziaria avevano la cerimonia del giuramento. E, peggio ancora, quel giorno Mastella doveva riferire alla Camera sull’attività del suo dicastero. Resta da chiedersi: secondo i teorici della giustizia ad orologeria, quali sono i giorni in cui i giudici possono permettersi di inviare avvisi di garanzia? Si può il giorno in cui il figlio di Clemente compie gli anni e dà una festa? Si può il giorno in cui il Ceppaloni Five incontra il Milan Sannio per il derby della C2? E quando i coniugi Mastella stanno preparando i bagagli per le vacanze, presidente Scalfaro, si può?
- 21 Gennaio 2008
Diciamolo con coraggio e con grande onestà intellettuale: dei Telegatti non ce ne frega niente. Ma l’urlo di dolore di Enrico Mentana non ci coglie indifferenti. Enrico, giustamente, non vuole concorrere nella categoria “informazione” insieme a Licia Colò e a Lucignolo. Io sono sicuro che non ce l’ha con la bellissima Licia. Anzi sono sicurissimo che Licia gli piace come piace a me. Sulla bellezza di Mario Giordano possiamo invece soprassedere. Ma il problema resta: concorrenti di Mentana sono i servizi su animali e su paesi delle “Falde del Kilimangiaro”? Ha fatto bene Enrico a ritirarsi ed a precisare che lui si confronta con Vespa, Floris, Santoro. E ha fatto male il suo grande capo Fedele Confalonieri a commentare con sufficienza: “Mentana è una star. E’ la Wanda Osiris del giornalismo. A lei si perdona tutto”. Ma possibile che non si possa più protestare senza essere colpiti di infilata? Mentana ha posto un problema. Perché non rispondergli sui contenuti? Mi ergo a difensore del conduttore di Matrix e propongo una nuova categoria per i Telegatti, tycoon. E ci metto la terna: Confalonieri, Mengacci e il Gabibbo. Vediamo se anche Fedele diventa Wanda Osiris.
- 2 Gennaio 2008
Paola Binetti, la signora di destra che milita nel centro-sinistra, la signora che gira col cilicio (e pazienza, tanto lo indossa lei, ma è inquietante lo stesso) sostiene che bisogna rivedere la legge sull’aborto, la famosa 194. Lo fa perché lo ha chiesto Giuliano Ferrara e si è accodato anche Sandro Bondi. Dice Paola Binetti, senatrice, appartenente all’Opus Dei (ma ce le ha proprio tutte?): “Non mi si può impedire di essere contraria a ogni tipo di aborto”. Dice proprio così: “Ogni tipo di aborto”. La reazione di molti suoi compagni di schieramento è stata nei giorni scorsi che non si può nemmeno impedire loro di invitarla a cambiare schieramento. E questo a mio giudizio è eccessivo. E’ giusto che in ogni schieramento esistano degli anticorpi, anche degli anticorpi con cilicio, che invitino alla moderazione e alla prudenza, che combattano il pensiero unico sempre in agguato in qualsiasi assembramento. Purché non sia l’anticorpo a dettare legge, non sia la deviazione a dettare la linea. E invece scopro che Paola Binetti, la ciliciata, fa addirittura parte della commissione “Valori” del nascente Pd. Allora no. Con Paola Binetti posso andarci anche a cena, purché venga senza cilicio. Ma non deve essere lei a decidere il menu.