- 21 Novembre 2007
Della serie: “Hanno la faccia come il culo”. Un culo monarchico, d’accordo. Un culo Savoia. Ma sempre culo. Li ricordo ancora ieri piagnucolare che volevano tornare in Italia perché quella era la loro patria. Passi che il giovane non sapeva nemmeno l’italiano. Passi che il vecchio era più noto ai tribunali che alle regge. Ma piagnucola oggi e piagnucola domani erano riusciti a commuovere i cuori dolci. Io stesso mi ero convinto che avrebbero fatto meno male dentro che fuori. E loro a fare una dichiarazione dietro l’altra che se ne sarebbero stati buoni, non avrebbero disturbato. E così ottennero il permesso di rientrare. E non rientrarono. Nicchiarono un po’ tanto per farsi desiderare. Ma poi purtroppo rientrarono. E adesso battono cassa. Sono delle vittime, dicono. E fanno causa allo Stato italiano perché rivogliono i loro palazzi e i loro diademi. E vogliono anche 260 milioni per l’esilio ingiustamente patito. 260 milioni? Così poco? Perché non 260 miliardi? Perché non 260 fantastilioni? Dio! Fa’ che non incontrino un giudice rimbambito che dia loro ragione! Fa’ che qualcuno abbia il coraggio di denunciarli per lite temeraria. Fa’ che si scopra una legge con un solo articolo che dice: “Agli eredi Savoia può essere revocato il diritto di rientrare in Italia qualora mostrino di avere la faccia come il culo”.
- 12 Novembre 2007
Sinceramente, chi sia con esattezza Peppino Calderisi io non lo so. Basterebbe andare su Google e lo scoprirei. Ma per adesso mi accontento di sapere che dopo una lunga militanza tra i radicali, da tre anni è finito nel giro di Forza Italia ed attualmente è il coordinatore dei Riformatori liberali. Ha 57 anni e 22 di questi li ha trascorsi in Parlamento. Grazie a questi 22 anni ha un vitalizio, cioè una pensione, di 8.800 euro lordi al mese. Non è roba da nababbi ma, come diceva mio padre, meglio di un calcio in bocca. Nelle sue condizioni ci sono altri 2.230 pensionati parlamentari, per un costo totale per gli italiani di 210 milioni di euro all’anno. E poi ci sono i privilegi. La tessera gratis per il cinema, l’autostrada gratis, i treni gratis, gli aerei gratis, le spese sanitarie gratis, lo stadio gratis. Perché? Boh. Ma Calderisi non ci sta al linciaggio della Casta. “Se avessi continuato a fare l’ingegnere avrei fatto molti più soldi ed ora certamente non navigo nell’oro”, dice. Ma dice anche che nessuno deve scandalizzarsi per questi trattamenti di favore che consentono a chi “ha fatto della politica una scelta di vita di continuare nel proprio impegno anche fuori del Parlamento”. Ma la gente che protesta?… ma Stella?…ma Grillo? Calderisi su Grillo ha idee chiare e parole da vero signore. “Grillo? Che andasse affan-cu-lo!”
- 4 Novembre 2007
Non sono certo d’accordo con Antonio Padellaro, direttore dell’Unità quando scrive che “camerata è per sempre”. Dal fascismo si può guarire tanto è vero che sono guariti molti intellettuali, molti giornalisti, molti politici, ieri affezionati sostenitori di Mussolini, oggi militanti della sinistra anche estrema. Ma certo alcuni ce la mettono tutta per convincere i loro simili che fascisti sono nati, (e razzisti, e integralisti, e intolleranti), e fascisti, intolleranti e razzisti moriranno. Prendiamo per esempio Fini, il capo di tutti gli ex fascisti o quasi. Il mondo politico ha fatto a gara per sdoganarlo e lui anche ha compiuto qualche passo in direzione della democrazia. Ma poi, forse per paura di perdere troppi elettori, ogni tanto si lascia andare alle vecchie voglie. E così entra a gamba tesa nella polemica sui rumeni. Integrarli? Ma come si fa? E’ impossibile integrare chi considera pressoché lecito e non immorale il furto. Vabbé – tu dici – questa frase deve averla coniata quando Cirino Pomicino, Craxi, Dell’Utri furono investiti dal ciclone giustizialista e condannati per aver commesso uno o più reati. Tu ti immagini che Fini abbia subito detto in quelle occasioni: è impossibile integrare Previti o De Michelis che considerano pressoché lecita e non immorale la corruzione. Eppure no: cerca e ricerca non risulta nessuna dichiarazione del postfascista in tal senso. I corruttori è possibile integrarli. I ladri, mi dispiace, no. E se poi sono rumeni non resta che legnarli.