Ormai Italia-Scozia di calcio è passata in archivio ma mi sono rimaste in testa le reazioni del ct Donadoni alle critiche che gli venivano rivolte. Voi sapete che in Italia esistono 50 milioni di commissari tecnici della nazionale. Quindi figuratevi quello che riescono a fare i giornalisti sportivi prima di una partita importante. Ma Donadoni non ci sta. Le critiche le chiama “pseudo-rotture di scatole”. E perché mai pseudo? Sono rotture di scatole vere. Tanto è vero che dice: “Non vorrei che la mia buona educazione venisse scambiata per mancanza di attributi”. Non fatevi illusioni. Donadoni le palle ce l’ha. Solo che le chiama attributi per non sembrare cafone, lui che è beneducato ed ha studiato ad Oxford. Infine, in chiusura di conferenza stampa dice anche: “Ma io non sono ancora un idiota”. Non ancora. Ma non prende impegni. Sapete come sono quelli con gli attributi.

[csf ::: 07:13] [Commenti]
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Adesso che Piergianni Prosperini, consigliere regionale lombardo di An, ha deciso che per i gay non c’è che la garrota Apache cioè quel sistema in cui, uso le sue parole, “una cinghia di cuoio legata attorno alle tempie, asciugandosi al sole, si stringe e il cervello scoppia”, abbiamo completato il giro dei rapporti fra fascisti e omosessuali. Durante il fascismo li si irrideva, li si mandava al confino, qualcuno magari veniva anche invitato su un vagone piombato. Poi il disgelo. Per Fini oggi basta che non pretendano di fare i maestri. Tremaglia si accontenta di chiamarli culattoni. Fisichella si limita a licenziarli. Adesso il gioco si fa di nuovo duro. Ma viva la sincerità. Spappoliamogli il cervello e non se ne parli più. “Ma io ho usato un’iperbole!”, spiega Prosperini. E certo, chi siamo noi per vietare le iperboli? Iperbole per iperbole, pirla!

[csf ::: 07:19] [Commenti]
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“Bravo, hai proprio studiato bene. Ti do un bell’otto. Adesso accomodati all’antidoping”. L’idea è del ministro Giuliano Amato, ex craxiano, oggi a capo del dicastero degli Interni. Grande idea. L’ha esplicitata a Firenze durante un convegno sulla sicurezza nelle città. Diranno che era una provocazione, che il ministro è stato male interpretato, che sono i soliti giornalisti. Ma quando si hanno idee del genere non bisogna tirarsi indietro. Anche perché Amato ha detto proprio le seguenti parole, secondo la Repubblica: “Antidoping a scuola, magari dopo un’interrogazione, perché no?” Oppure: “Io penso che se lo studente risultasse positivo dopo l’interrogazione potrebbe perdere punti, così l’interrogazione non vale”. E poi: “Bisogna pensare a cose del genere anche se potrebbe apparire un po’ idiota”. Potrebbe.

[csf ::: 07:16] [Commenti]
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Che botte ragazzi. Del Noce contro Pippo Baudo, all’ultimo sangue, facendo finta di volersi bene. Lasciamo stare Del Noce. E’ stato messo lì dai politici e deve fare il gioco dei politici, qualunque esso sia. Ma mi sorprende Pippo, uomo che stimo, che mi piace. Preso dalla foga della polemica contro tutti dice cose strane: “Non capisco i politici che si interessano tanto a Sanremo. Vi prego siate seri, occupatevi dei problemi del paese. Io non ho voluto fare mai politica perché mi considero inadatto”. Ma Pippo ha sempre fatto politica, e la sta facendo proprio in questo momento. Politica non è stare in Parlamento, lì ci stanno i peones. Baudo è un potente, uno che decide, che amministra, che sceglie. Lo dimostra anche Aldo Grasso che conclude il suo ragionamento su Baudo sul Corriere con una frase lapidaria: “Ha parlato da capo politico”.

[csf ::: 07:23] [Commenti]
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