Il ministro Giovanna Melandri ha una casa bellissima in Kenya? E frequenta la lussuosa villa di Flavio Briatore? Si capisce che queste domande non possono rimanere senza risposte perché gli italiani devono sapere. Così interviene la Stampa a confermare, poi l’Espresso e infine Chi. Sì, sembrerebbe proprio che la Melandri, in possesso di bellissima casa a Watamu, abbia risposto positivamente agli inviti di Briatore. Fine? No. Giovanna Melandri, scandalizzata, sente il bisogno di ridimensionare la sua presenza in Kenya. E’ vero, dice, ho una casa da quelle parti, ma lo faccio a causa della mia “passione e impegno per l’Africa”. Da tempo, dice “sono impegnata in un’attività di sostegno ai bambini senza casa”. Ma allora si capisce tutto. E’ evidente che la casa serve ad ospitare i bambini senza casa. E poi la sera che male c’è se li porta alle feste di Briatore?

[csf ::: 15:08] [Commenti]
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Paola Binetti è una senatrice della Margherita che due mesi or sono dichiarò scandalizzata che “Il padre delle spose”, fiction di Rai Uno, era assolutamente fuori della legalità e del centrosinistra, perché il matrimonio omosessuale di cui si parlava nella fiction non faceva parte del programma dell’Ulivo. Confondeva, allora, palinsesti Rai con programmi politici. Oggi va oltre. Di fronte a una coppia omosessuale con prole nella fiction “Un medico in famiglia”, dichiara che continuando così la famiglia normale corre il rischio di essere la grande assente della televisione italiana. La famiglia normale. Lei, la senatrice normale, la numeraria dell’Opus Dei, che nell’intervista a Vittorio Zincone, sul Magazine, si è lasciata andare con passione all’elogio del cilicio. Di questi tempi, i senatori, anche quelli normali, sono molto coccolati.

[csf ::: 11:17] [Commenti]
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Un elegante balletto, un sofisticato intrattenimento, un simpatico incontro all’insegna di un eloquio ricercato e di un dibattito di alto livello. Ecco come sta diventando, pian piano, il pomeriggio della buona domenica sotto la guida, si fa per dire, di Paola Perego. In effetti Nina Moric, Maurizio Corona, Elisabetta Gregoraci, Massimo Maffei, Stefano Bettarini, Sara Varone sembravano dei baronetti alla corte della Regina d’Inghilterra che sorbendo un tè discutevano del deprecabile peggioramento dei costumi anglosassoni. Il giorno dopo, i quotidiani, togliendo giustamente spazio alla situazione internazionale, dedicavano lunghi articoli all’interessantissimo e delicatissimo scambio di vedute fra i tre gentiluomini e le tre gentildonne. Un unico difetto, inevitabile. Ad un certo punto la trasmissione è finita.

[csf ::: 11:21] [Commenti]
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Roma. Forum dello spettacolo. Moni Ovadia, Alessandro Haber, Antonio Albanese, Ugo Gregoretti, Bebo Storti e molti altri, tutta gente che si presume abbia votato questo governo, approfitta dell’occasione per ricordare ai ministri che sì, li hanno votati, ma che il voto come si dà si toglie e che se si è eletti da gente di centrosinistra bisogna fare cose di centrosinistra. Insomma: vi abbiamo votati ma vigiliamo. E voi non deludeteci. Sul palco Francesco Rutelli. Apre la bocca e dice: “Tenete conto che abbiamo ereditato una situazione disastrosa”. Ma va? Tutti quelli che vanno al governo hanno la prima dichiarazione in automatico: “Chi ci ha preceduto ha fatto degli sfracelli”. Chi li ha preceduti ha lasciato in eredità non solo il disastro, ma anche la prima dichiarazione, pronta, sulla scrivania: “E’ uno schifo, avete ragione, ma chi ci ha preceduti…”

[csf ::: 09:47] [Commenti]
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Ha dato tantissimo. Ma ha preso anche tanto. Ha preso la nostra attenzione tutte le volte che ha annunciato uno sciopero della fame e della sete. E noi questa attenzione, tutte le volte, non si sa perché, gliela diamo anche se i suoi scioperi non impressionano più nessuno e si sovrappongono pesantemente ai motivi della protesta fino a farli scomparire. Marco Pannella è riuscito a spolettare una forma di protesta che nel mondo ha anche raggiunto effetti drammatici. Ci è riuscito sia con l’inflazione che con il ridicolo come quando ha lanciato scioperi a staffetta, oggi non mangio io, domani non bevi tu, dopodomani non mangia lui. Una volta, se non ricordo male, Michele Serra scrisse: Marco, non ti capisco più. Considerazione che faccio mia. La settimana scorsa Filippo Facci ha scritto provocatoriamente: “Faccia lo sciopero delle sigarette, se ne è capace”. Faccio mia anche questa.

[csf ::: 08:29] [Commenti]
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