- 20 Marzo 2005
La trasmissione radiofonica di Fiorello non è entrata nella terna dei programmi da premiare con l’Oscar Tv. E lui se l’è presa. Con gli organizzatori e con la Rai che non lo apprezza abbastanza. Dimenticando che c’è una giuria, ci sono dei votanti, e la Rai non c’entra nulla. Ma a me la mosca al naso non è saltata per questo. Mi è saltata la mosca al naso quando ho letto che Fabrizio Del Noce gli ha dato ragione e ha promesso che il prossimno anno cambierà regolamento. E’ il trionfo delle leggi ad personam. Propongo un nuovo regolamento. Articolo uno: il premio Oscar Tv va a Fiorello. Articoli successivi: eliminati.
- 15 Marzo 2005
Insomma: un signore (Marco Travaglio) critica una signora (Ritanna Armeni). La critica è pesante nei contenuti (la signora non è abbastanza autonoma da Giuliano Ferrara quando il suddetto bacchetta gli avversari politici) e singolare nella forma (la signora si accuccia sulle ginocchia di Ferrara e gli tiene fermi gli avversari mentre lui li mena). La signora si arrabbia e grida al maschilismo, all’antifemminismo. E a me salta la mosca al naso per la signora non entra nel merito e si adagia (si può dire?) sul vittimismo. Ma allora faccia almeno uno sforzo. Ci dica lei quali aggettivi, quali frasi si possono usare quando qualcuno la vuole criticare. Ne scelga uno e noi ci adegueremo.
- 11 Marzo 2005
Di Canio gioca a pallone, nell’attacco della Lazio, e quando fa goal si precipita dai tifosi della curva e fa il saluto fascista. La giustizia sportiva lo condanna e lo sanziona. Potrebbe condannarlo anche la giustizia penale, tre mesi di galera per apologia del fascismo, ma Di Canio se la cava. Però interviene Storace e si chiede scandalizzato perché analogo provvedimento non venga preso contro quei giocatori che hanno festeggiato il goal col pugno chiuso. Poi dice che mi arrabbio e mi salta la mosca al naso. Ma come si fa a rimanere tranquilli di fronte alla spudoratezza? Qualcuno dica a Storace che l’apologia del comunismo non � reato.